sabato, Aprile 20, 2024
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In caso di nuovi acuazzoni potrebbe creare problemi

Gli alpini e il sindaco in prima linea per dare una ripulita al fosso

C’è un fosso da sistemare e che potrebbe provocare guai in caso di nuovi acquazzoni. E’ quello di via dei Pioppi, alle spalle delle case popolari di via Poiano. «Ci siamo messi in contatto con il Genio civile, ma non abbiamo ricevuto risposta », dice il sindaco,« e allora abbiamo pensato di risolvere il problema in casa». Già, perché oggi (oppure, se piovesse, il 20), a ripulire il progno ci penseranno gli alpini di Garda insieme con gli operai del Comune. Quel fosso in fin dei conti è una memoria storica. Ci sono stati tempi in cui le acque dei rivoli e dei torrenti che scorrono in quella che era la campagna di Garda offrivano sostegno a due attività produttive scomparse ormai da secoli. Una era l’arte molitoria: c’era un’intera valle famosa sul lago e nell’entroterra per i suoi mulini, su cui convergevano da tutta la zona granaglie da macinare: era appunto la Val dei Molini. L’altra produzione alimentata dall’acqua dei «progni» era quella del riso. Già, a Garda s’è coltivato il riso almeno dalla fine del Cinquecento alla metà del Seicento. C’è addirittura una località che si chiama ancora Risare. Poi venne la peste (quella del 1630, narrata anche dal Manzoni) e ci fu chi pensò che a diffondere il morbo fossero state le acque stagnanti delle risaie. La comunità gardesana chiese di bonificarle. E la produzione risicola cessò. I fossi invece sono in gran parte tuttora esistenti, anche se spesso sono stati interrati. E uno di questi minuscoli alvei sarà dunque al centro della giornata ecologica che l’Amministrazione comunale ha organizzato per oggi. Gli alpini e una squadra di operai del Comune, guidata personalmente dal sindaco Davide Bendinelli e dall’assessore all’ecologia Stefano Franca, puliranno il progno. L’aveva ripristinato qualche anno fa il Genio civile, ma poi nessuno ha curato la manutenzione, per cui oggi è invaso da erbacce e sterpi. Se fa un acquazzone c’è il rischio di esondazioni. E dunque la giornata ecologica cercherà di mettere rimedio. «Quel che mi piace mettere in rilievo», dice Bendinelli, « sono l’impegno e la solidarietà ancora una volta dimostrati dalle associazioni locali, dagli alpini, in questo caso, che si prestano a dare una mano all’Amministrazione comunale». Ma la giornata ecologica presterà cura anche ad un altro punto di interesse: il piccolo colle della Madonna del Pign, lungo il sentiero che sale alla Rocca di Garda. Su quel rilievo, proprio alle spalle della chiesa parrocchiale, dopo la guerra venne collocata una statua della Vergine come ex voto dei gardesani per lo scampato pericolo del bombardamento del paese. Da lassù si gode di un bel panorama sulla cittadina: è il punto di sosta ideale per chi sale alla Rocca. Il problema è che alla fine della stagione turistica l’area di solito è male in arnese un po’ per i rifiuti lasciati dai frequentatori, un po’ per le sterpaglie che si sono allargate sulla piazzola. La stessa piazzola dove gli alpini celebrano ogni anno la loro messa al campo. Figurarsi se non erano pronti a mettersi a disposizione per sistemarla.

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