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Fiera del vino, domani l’apertura degli stand In lizza c’è anche l’olio

Il Garda Classico protagonista

E’ all’insegna di un’annata di grande livello qualitativo l’edizione 2001 della Fiera del Vino Garda Classico Doc di Polpenazze: manifestazione amatissima e conosciuta in tutta la provincia bresciana, che torna in scena a partire da domani con un’anteprima fissata per questa sera nell’auditorium del centro sportivo dove il Garda Classico ha organizzato un convegno sull’immagine del vino. Sede di uno dei tre concorsi ufficiali che il Consorzio del Garda Classico organizza ogni anno per monitorare la qualità delle produzioni tutelate, la Fiera ha già laureato i campioni di questa 52ª edizione che promette soprattutto grandi rossi e ottimi Chiaretti: per quanto riguarda il concorso ufficiale del Consorzio, il 50% dei Garda Classico Doc Rosso e Rosso Superiore ha superato l’esame delle commissioni di assaggio laureandosi con l’ottimo (sono passati 12 rossi su 24 e 9 Superiori su 18). Meno bene i bianchi, penalizzati dalle eccezionali condizioni climatiche della fase pre-vendemmiale: solo quattro gli «ottimi» su 20 campioni presentati. Nella selezione interna non ufficiale organizzata dal Comitato Fiera, sempre in collaborazione con il Consorzio, le commissioni di assaggio hanno valutato anche la qualità dei vini che vengono ufficialmente presentati in concorso alle manifestazioni di Moniga e Puegnago: benissimo i Chiaretti (18 ottimi su 27 etichette presentate) e i Groppelli (11 su 22). Risultati eccellenti anche per la selezione dell’olio extravergine di oliva Garda Bresciano Dop curata dall’Aipol in collaborazione con il comitato Fiera: 9 le aziende premiate sulle 12 in concorso. I nomi delle aziende vincitrici verranno resi noti durante la tradizionale cerimonia inaugurale di domenica mattina, nel Castello di Polpenazze, alla presenza di autorità locali, provinciali e regionali: ma la Fiera sarà aperta come detto a partire dalle 16 di venerdì. Il programma è all’insegna di una ferrea tradizione ormai ultracinquantennale: piatti tipici locali con immancabile presenza dello spiedo, ballo liscio (solo nelle serate di venerdì, domenica e lunedì), e vini del Garda Classico serviti nello stand di mescita dalle 28 aziende che anche quest’anno hanno mandato esauriti i posti disponibili già a febbraio. I vini in concorso potranno essere degustati anche nella Corte degli assaggi, dove sarà possibile effettuare degustazioni comparate ed esprimere le proprie impressioni tramite una scheda consegnata dai produttori. Domenica sarà come sempre la giornata clou: si comincia alle 10 con il taglio del nastro, si continua con la messa alla presenza delle autorità e con le premiazioni, fino all’apertura al pubblico per il pranzo di mezzogiorno. Nel pomeriggio intrattenimento della Banda di Polpenazze (ore 16.30), degustazione guidata di vini del Garda Classico con Corrado Gugnasco (ore 17), spettacolo itinerante del gruppo folk di Pavullo, in provincia di Modena (ore 17.30). Come di consueto il pomeriggio del lunedì sarà dedicato all’incontro dei produttori con le Associazioni di categoria (ristoratori, sommelier ecc.) e con le Confraternite, mentre in serata verranno premiati i quadri e le fotografie dei concorsi come sempre organizzati dalla Biblioteca. Questa sera invece, alle 20, l’auditorium del Centro sportivo ospita un convegno del Garda Classico dedicato all’immagine del vino e all’importanza delle scelte in materia di «packaging», già proposto con successo all’ultima edizione di «Vinitaly»: un’iniziativa dedicata ai produttori ma aperta a tutti, cui seguirà una degustazione gratuita di vini e prodotti tipici del territorio. Da sottolineare che a far funzionare la Fiera saranno come sempre un centinaio di volontari, che arrivano dalle diverse associazioni presenti sul territorio: dai Cacciatori ai Fanti, dall’Associazione Sportiva Valtenesi alla «Carata», passando per il gruppo della Polisportiva. Una comunità unita nello sforzo di mandare in porto ancora una volta una sagra che, oltre ad una rassegna di produzioni tipiche, è anche e soprattutto un’autentica istituzione popolare.

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