sabato, Aprile 20, 2024
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Nell’edizione 2001 la storia della città

Il nuovo «Lunario» del Paola Di Rosa

Anche quest’anno, gli studenti di quarta del Liceo pedagogico e linguistico dell’Istituto Paola Di Rosa di Lonato hanno realizzato il loro «Lunario»: è l’ottava edizione. L’opera è frutto della creatività dei ragazzi supportata dagli insegnanti Maria Gioia Casagrande (docente di disegno e storia dell’arte) e Stefania Pozzi (lettere), e dalla collaborazione del fotografo Mauro Pezzotta. E con questa edizione, gli autori hanno voluto rappresentare la tradizione millenaria della città di Lonato. Un lunario storico, quindi, che riprende nei disegni edifici e monumento legati a particolari avvenimenti. Scenario di vari eventi storici, Lonato assistette al passaggio di diverse popolazioni – Celti, Romani, Longobardi – che hanno lasciato testimonianze indelebili. In età medievale il paese divenne una città fortezza, e le mura incorniciano ancora oggi il colle su cui sorge. Il momento di maggiore sviluppo si ebbe durante il Rinascimento, grazie alla presenza milanese e soprattutto a quella veneta. «La tradizione lonatese – spiegano gli autori – vede fondersi elementi lombardi con caratteri più strettamente veneti, riconoscendo comunque la priorità a questi ultimi. La sede del Podestà della Serenissima conserva ancora il leone veneziano che impugna un libro aperto, e lo stesso stemma raffigura anche un altro leone con le chiavi della cittadina». «Centro di importanza rilevante nella pianura morenica – continuano gli estensori del Lunario – non potè sfuggire all’epidemia di peste che nel 1630 causò lo sterminio di buona parte della popolazione. Ma gli abitanti trovarono la forza per riemergere, e ciò si tradusse con l’ultimazione della facciata del Duomo da parte dell’architetto Paolo Sorattini». Poi, nei secoli successivi, il territorio circostante divenne teatro della Seconda guerra di indipendenza, come testimonia Giovanni Fattori nel suo dipinto «Assalto a Madonna della Scoperta», che rappresenta realisticamente gli esiti dello scontro. Infine, il ventesimo secolo ha portato enormi innovazioni tecnologiche e industriali, facendo di Lonato una città a pieno titolo. Il calendario, grazie all’aiuto del Comune e di alcune imprese, verrà stampato in 5000 copie. Il nuovo «Lunario» del Paola Di Rosa Lonato, appunti per dodici mesi Nell’edizione 2001 la storia della città Anche quest’anno, gli studenti di quarta del Liceo pedagogico e linguistico dell’Istituto Paola Di Rosa di Lonato hanno realizzato il loro «Lunario»: è l’ottava edizione. L’opera è frutto della creatività dei ragazzi supportata dagli insegnanti Maria Gioia Casagrande (docente di disegno e storia dell’arte) e Stefania Pozzi (lettere), e dalla collaborazione del fotografo Mauro Pezzotta. E con questa edizione, gli autori hanno voluto rappresentare la tradizione millenaria della città di Lonato. Un lunario storico, quindi, che riprende nei disegni edifici e monumento legati a particolari avvenimenti. Scenario di vari eventi storici, Lonato assistette al passaggio di diverse popolazioni – Celti, Romani, Longobardi – che hanno lasciato testimonianze indelebili. In età medievale il paese divenne una città fortezza, e le mura incorniciano ancora oggi il colle su cui sorge. Il momento di maggiore sviluppo si ebbe durante il Rinascimento, grazie alla presenza milanese e soprattutto a quella veneta. «La tradizione lonatese – spiegano gli autori – vede fondersi elementi lombardi con caratteri più strettamente veneti, riconoscendo comunque la priorità a questi ultimi. La sede del Podestà della Serenissima conserva ancora il leone veneziano che impugna un libro aperto, e lo stesso stemma raffigura anche un altro leone con le chiavi della cittadina». «Centro di importanza rilevante nella pianura morenica – continuano gli estensori del Lunario – non potè sfuggire all’epidemia di peste che nel 1630 causò lo sterminio di buona parte della popolazione. Ma gli abitanti trovarono la forza per riemergere, e ciò si tradusse con l’ultimazione della facciata del Duomo da parte dell’architetto Paolo Sorattini». Poi, nei secoli successivi, il territorio circostante divenne teatro della Seconda guerra di indipendenza, come testimonia Giovanni Fattori nel suo dipinto «Assalto a Madonna della Scoperta», che rappresenta realisticamente gli esiti dello scontro. Infine, il ventesimo secolo ha portato enormi innovazioni tecnologiche e industriali, facendo di Lonato una città a pieno titolo. Il calendario, grazie all’aiuto del Comune e di alcune imprese, verrà stampato in 5000 copie. Roberto Darra

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