giovedì, Aprile 18, 2024
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All’incrocio tra via Croce e Borgo Cavour chi viene dalle case di San Zeno è costretto a svoltare per Garda

La rotonda fa girare anche la testa

Una rotonda di polemiche. A calamitare l’attenzione dei bardolinesi non è tanto l’approvazione della nuova variante al piano regolatore generale, strumento atteso da ben 14 anni, ma il nuovo assetto viario in fase di assestamento all’altezza del parcheggio Aldo Moro, nell’intersezione tra la Gardesana, via Croce e Borgo Cavour. Un’alzata di scudi che, raramente riscontrata in paese, ha portato molti cittadini a bussare alle porte dell’ufficio tecnico comunale o a rivolgersi all’ Arena per chiedere lumi sull’intera storia che richiama inevitabilmente alle mente le recenti polemiche scattate durante la costruzione della rotonda di Lazise e Garda. Due paesi che, insieme a Bardolino, sono stati inseriti dalla Regione nel Piano urbano del traffico (Put) redatto dall’architetto torinese Bruno Gandino. Secondo l’intento del legislatore, la rotonda ha il compito di rallentare e rendere più sicura la circolazione in centri così densamente frequentati d’estate. Una scelta logica, verrebbe da dire; se non fosse che la nuova rotonda ha letteralmente stravolto l’assetto viario creando situazioni a dir poco paradossali. Una su tutte: l’impossibilità per chi esce dalla zona residenziale di San Zeno di arrivare in Borgo Cavour, appena di fronte, o – peggio ancora – di andare a Cisano. In entrambi i casi, il malcapitato automobilista è costretto a girare verso Garda, a svoltare dopo cento metri a sinistra, a imboccare la stretta via Toscanini, ad attraversare il paese e ad uscire da via Madonnina. Il «giro dell’oca» ricorda l’infelice ordinanza sindacale di fine 1999 che, abrogata dopo cinque mesi, impediva la svolta verso Garda per chi scendeva da via Madonnina. Il divieto venne allora regolarmente disatteso, così come avviene in parte anche oggi, soprattutto per chi proviene da via Croce e desidera entrare in paese. Sull’intera vicenda s’è mosso anche il gruppo di minoranza “Bardolino oltre il duemila” portando una mozione all’attenzione del consiglio comunale. «Ancora in tempi non sospetti», scrivono le opposizioni, «avevamo sollevato il problema della rotonda invitando gli uffici competenti a voler approfondire gli aspetti negativi e positivi del nuovo assetto viario presentandoli all’amministrazione comunale per una eventuale nuova conferma della scelta. Oggi che i lavori sono già avanti risulta chiaro a tutti che la nuova rotonda obbligherà a rivoluzionare la viabilità per ovviare o a un progetto o a una scelta sbagliata aggiungendo ulteriore danno a quelli già creati con la rotonda soprattutto per i cittadini di via San Zeno e via Croce». La mozione si chiude con «l’invito all’amministrazione a sospendere i lavori e a rivedere il progetto mettendo a confronto il redattore dello studio esecutivo e il professionista che ha approntato il Piano urbano del traffico, e trarne le dovute conseguenze e decisioni, anche se queste dovessero prevedere lo smantellamento di quanto eseguito fino ad oggi». Non del medesimo parere, ovviamente, i rappresentanti del gruppo di maggioranza e lo stesso ufficio tecnico che difende la bontà del progetto dopo aver precisato che il divieto di imboccare Borgo Cavour per le auto che arrivano da San Zeno è stato imposto dall’Anas. Dal palazzo municipale viene poi dato come ipotizzabile il cambiamento della viabilità con il prospettato accesso in paese da via Madonnina.

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