venerdì, Aprile 26, 2024
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Il sindaco riceve una sanzione di 1.484 euro per aver messo dissuasori di velocità in paese sulla 45 bis

Limone contro l’Anasdifende la Gardesana

Sullo stato della Gardesana torna a farsi sentire il sindaco di Limone Franceschino Risatti, anche nella sua veste di Presidente del Consorzio «Riviera dei Limoni», a cui aderiscono 200 strutture turistiche e ricettive dell’alto Garda bresciano, distribuite tra Salò e Limone.Mentre il direttore del Consorzio, Marco Girardi, si trova in questi giorni a Dresda, in Germania, per uno dei tanti appuntamenti che scandiscono l’autunno, in preparazione della nuova stagione turistica, Risatti è tornato in trincea e si sta battendo contro la condizione in cui si trova la principale strada di collegamento dei comuni benacensi della sponda occidentale.RISATTI usa parole di fuoco dopo che al suo Comune, Limone, «è stata recapitata una sanzione di 1.484 euro per il posizionamento di due dissuasori di velocità (i monitor che indicano la velocità dell’auto in transito, specificando i punti potenzialmente a rischio per la patente) all’interno del centro abitato, invece di occuparsi dell’incolumità dei cittadini che transitano quotidianamente sulla strada, ormai divenuta impraticabile e a livello di degrado quasi da terzo mondo».PER IL SINDACO-presidente «la situazione appare ancora più sconcertante quando il responsabile delle manutenzioni Anas, geometra Picillo, incarica il proprio personale di multare i Comuni per il posizionamento di questi dissuasori, quando invece ci si trova nuovamente di fronte e nelle condizioni di denunciare lo stato di assoluto abbandono ed incuria della strada statale 45 bis, la Gardesana. Basta viaggiare da Limone verso Riva per notare come una ringhiera, posta a lato della carreggiata a protezione di un precipizio, sia dissipata e lesionata. Purtroppo è da cinque anni che si trova in questo stato e l’Anas non si è per niente interessata alla messa in sicurezza».NON È LA PRIMA volta che Risatti alza la voce con l’Anas. Era accaduto poche settimane orsono, quando denunciò il fatto che la «strada si trova in uno stato di totale abbandono e degrado, che determina situazioni di assoluto pericolo come, ad esempio, la constatazione che sul ciglio non si fa manutenzione da circa 10 anni. Gli ultimi interventi eseguiti nei periodi estivi non sono nemmeno da considerare, in quanto è stata tagliata l’erba ma il materiale è stato lasciato sulla strada. Le piazzole di sosta non sono fruibili a causa di vere e proprie voragini, oppure sono troppo ricoperte di vegetazione. L’unica soluzione è sostare in carreggiata. Cunette e tombotti di scolo sono intasati da materiale e piante (fichi, piante ad alto fusto) e ogni qualvolta piove si verificano inconvenienti e problemi per la circolazione».Risatti rincara la dose ricordando la scarsa illuminazione, aggiunta ad un «manto stradale non sicuro e con numerosissime buche che tempestano la Gardesana da Salò fino al confine trentino».LA SITUAZIONE, ha scritto nei giorni scorsi Risatti all’Anas, «è ancora più paradossale quando i funzionari si dedicano a redarre verbali per la posa dei dissuasori di velocità nei centri abitati e rimangono impassibili di fronte a certe situazioni».

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