venerdì, Aprile 19, 2024
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Circa cinquanta metri cubi di roccia e terriccio hanno sfondato le reti di protezione poco dopo la galleria di porto S. Nicolò. Litoranea chiusa cinque ore per la bonifica della parete e lo sgombero

Ore 8, frana sulla strada tra Riva e Torbole

Una cinquantina di metri cubi di grosse pietre e terriccio. Una frana di notevoli dimensioni, insomma, quella abbattutasi sulla litoranea tra Riva e Torbole ieri mattina attorno alle 8 e che, solo per un caso, non ha provocato danni a cose o persone. Il materiale, parzialmente trattenuto dalle reti, è finito sull’unica rientranza di quel tratto di strada, vicino alla galleria di porto S. Nicolò.E così, il grosso dello smottamento è rimasto a lato della carreggiata, all’interno dell’ angusta striscia di prato. Sulla strada sono arrivate “solo” alcune pietre di dimensioni ridotte mentre quelle più grosse sono state provvidenzialmente “imbrigliate” dai tronchi di due dei quattro grandi pini marini che sorgono ai piedi della parete.La fortuna maggiore, però, è rappresentata dal fatto che nel momento in cui i materiale è arrivato a terra – nonostante a quell’ora il traffico sia solitamente abbastanza intenso – sulla strada non stava transitando alcun mezzo. Subito è scattato l’allarme e sul posto sono arrivati gli uomini del Servizio Strade della Provincia, una pattuglia della Polizia di Stato e una dei carabinieri di Riva.Dopo un rapido sopralluogo, i tecnici hanno deciso di chiudere completamente la strada al traffico e in pochi minuti le forze dell’ordine hanno provveduto a disporre la segnaletica a porto S. Nicolò, all’incrocio con via Brione, e a Torbole, all’incrocio con via Linfano. Era pur vero che una carreggiata non era stata interessata dallo smottamento, ma alcuni frammenti di roccia erano rimasti pericolanti lungo la parete del Brione e, prima di dare il via alle operazioni di sgombero, occorreva bonificare il versante. Per compiere questa operazione sono saliti gli uomini della ditta specializzata Dallapé di Pietramurata che, proprio in questi giorni e proprio su quel tratto di parete, stavano portando a termine una radicale bonifica e il rafforzamento delle reti metalliche di contenimento, messe costantemente a dura prova dalla friabilità della roccia.Operazione, questa, che si era resa necessaria anche alla luce di recenti cadute di materiale roccioso. Gli operai-scalatori si sono messi subito all’opera e verso le 11 il loro lavoro, almeno per le più immediate esigenze di sicurezza, poteva dirsi concluso. Il tempo di ripulire la sede stradale e, verso le 12 e 30, la statale è stata riaperta al traffico. Nei prossimi giorni, tempo permettendo, la ditta Dallapé proseguirà nell’opera di disgaggio che si preannuncia assai lunga. La conformazione “a placche” di quel fronte di parete a strapiombo necessita di un intervento radicale e approfondito che riduca sensibilmente il pericolo – eliminarlo del tutto sembra un’utopia – di distacco di materiale che incombe su uno dei tratti di strada più belli e panoramici d’Italia. Fenomeno che ultimamente, invece, soprattutto dopo qualche ora di pioggia, s’è fatto troppo frequente.

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