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I Premiati della XXI edizione: Susanna Tamaro, Silvio Bertoldi, Ilvo Diamanti, Rémi Krug, Fulvio Roiter.

Premio Masi – 28 settembre 2002

Un poker d’assi è stata definita da alcuni componenti della giuria (presidente il giornalista Giulio Nascimbeni) la rosa dei quattro vincitori della prossima edizione del Premio Masi Civiltà Veneta, il cui conferimento si terrà, secondo la tradizione ormai più che ventennale, l’ultimo sabato di settembre, il 28, nella Pieve longobarda di San Giorgio di Valpolicella. Si tratta, infatti, della scrittrice Susanna Tamaro, del fotografo Fulvio Roiter, del sociologo Ilvo Diamanti e dello storico e giornalista Silvio Bertoldi. Tutti saranno presenti il 28 settembre a San Giorgio, per firmare, secondo tradizione, la botte di Amarone Masi, e la sera precedente – con l’organizzazione della Fondazione Masi, presieduta dal giornalista, scrittore e parlamentare europeo Demetrio Volcic – incontreranno la stampa alla Foresteria Serego Alighieri di Gargagnago.Per il Premio internazionale Masi per la Civiltà del Vino, invece, la giuria di esperti, guidata da Ezio Rivella, già premiato nel 1998, uno dei più conosciuti enotecnici europei e presidente dell’Unione Italiana Vini e di prestigiosi organismi internazionali e nazionali, come il Comitato nazionale dei vini Doc, non ha avuto il minimo dubbio nell’indicare Rémi Krug.Come è noto, i premi consistono in una botte di Amarone Masi, uno dei più pregiati e apprezzati in tutto il mondo prodotti della terra veneta ai cui figli migliori, che hanno illustrato la terra veneta nelle arti, nella letteratura, nelle scienze e nell’economia viene, appunto, conferito ogni anno il premio.Per l’edizione 2002, la prima dopo i festeggiamenti del ventennale alla Fondazione Cini a San Giorgio di Venezia, la giuria ha volutamente allargato il ventaglio delle proprie scelte, esplorando anche settori e discipline – come la fotografia e la sociologia – che non erano mai comparse nella pur ampia gamma delle indicazioni per i precedenti Premi. Da qui gli attestati al veneziano Fulvio Roiter, sicuramente il più grande cantore, attraverso le immagini, di Venezia e di tutto il suo fascino. Secondo Roiter il significato della fotografia, infatti, è “scrivere con la luce”. Il fotografo ha realizzato anche una trentina di libri dedicati in parte a Venezia e dintorni (con testi di Ivo Prandin), all’Italia ed ai vari Paesi di tutto il mondo. Con “Ombrie, la terra di San Francois”, Roiter ha avuto in Francia il Nadar, massimo premio per la fotografia. E una nuova testimonianza viene anche dal sociologo Ilvo Diamanti, che pubblica i suoi saggi su prestigiosi quotidiani economici e nazionali, dirige la Fondazione Nordest degli imprenditori triveneti e sforna ricerche con particolare attenzione al mondo delle imprese, del lavoro e dei rapporti tra economia e poteri.Vicentino, docente di Scienza politica e di Sociologia politica all’Università di Urbino dopo aver insegnato Sociologia economia e Politica sociale all’Università di Padova. E’ anche docente da molti anni presso il corso di dottorato in Pubblica amministrazione all’Università di Parigi II. E’ editorialista de “Il Gazzettino” e de “La Repubblica”.Nel filone della tradizione, invece, rientrano gli altri attestati. Quello a Susanna Tamaro, che diventa la più giovane vincitrice nella storia del Premio, che seleziona personaggi del “Veneto più largo”, fino ai confini della Serenissima. La Tamaro è nata infatti a Trieste, ed è universalmente nota per “Va dove ti porta il cuore”. I suoi ultimi libri sono “Cara Mathilda” e “Rispondimi”. Susanna Tamaro collabora a “Famiglia Cristiana” ed a lei è dedicata una Fondazione con sede a Zurigo. Come lo è, poi, quello a Silvio Bertoldi, giornalista veronese, autore di un romanzo “Un altro sapore”, ma soprattutto di varie e prestigiose opere di saggistica, specialmente nel campo storico. Tra l’altro, con “Vittorio Emanuele III” Bertoldi ha vinto il Premio Campione e la selezione del Premio Estense; con “Salò” il Premio Dodici Apostoli, con “Umberto” il Premio selezione Estense e, con “La chiamavano Patria” il Premio Sirmione Catullo. Come giornalista, inoltre, Bertoldi, capocronista de L’Arena, era passato a Milano dove ha diretto “Epoca” e “La Domenica del Corriere”. Attualmente è articolista del “Corriere della Sera”.Pieno centro anche per il Premio internazionale Masi Civiltà del Vino. Finora l’attestato era andato in passato a studiosi, giornalisti specializzati e produttori di fama mondiale come Robert Mondavi e Philippine de Rotschild. E la storia continua con un altro nome di assoluto prestigio: Rémi Krug che, con il fratello Henry, conduce la famosa casa vinicola produttrice di uno degli Champagne più apprezzati al mondo. Il criterio fondamentale per Casa Krug è quello di “produrre pochissimo, ma benissimo”.

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