Imposte congelate. Il bilancio di previsione per il corrente anno, approvato dal Consiglio comunale con il solo voto della maggioranza, l’astensione del gruppo Lega Nord-Liga Veneta e il voto contrario dell’Ulivo, mantiene infatti inalterata l’aliquota ICI e non prevede nemmeno per quest’anno il ricorso all’addizionale Irpef.Per quanto concerne la diversificata applicazione dell’imposta comunale sugli immobili con previste entrate per 4.350 milioni, l’aliquota è del 4,5 per mille con detrazione di 300 mila lire per la prima casa; del 5,5 per la seconda casa sia di residenti in uso a familiari che locate a residenti; del 7 per mille per le seconde case di non residenti mentre l’aliquota ordinaria è del 6 per mille.Relazionato dall’assessore Renzo Franceschini il bilancio complessivo di 21 miliardi e mezzo prevede spese correnti per dieci miliardi di fronte ad entrate per undici in modo da avere un margine di disponibilità.Nell’elenco delle maggiori spese figura quella del personale per poco meno di tré miliardi; del servizio raccolta e smaltimento rifiuti urbani 1819 milioni, il che comporterà una maggiore spesa; della depurazione 1.153 milioni per ammortamento mutui e interessi 1.045 milioni e per 407 milioni per il comparto sociale.Ricco di appunti e suggerimenti il dibattito con’ interventi di Giacomino Scienza dell’Ulivo che ha messo a fuoco la troppa alienazione degli spazi pubblici, la pochezza del canone sulla pubblicità, “Hndecorosa” illuminazione pubblica a Colà, la giungla della pubblicistica stradale; le regole insufficienti e confuse per la casa di riposo e la “cadaverica lentezza” con cui procede il piano regolatore. Quindi un voto contrario al bilancio in quanto “evidenzia, ha concluso il capogruppo dell’Ulivo Giovanni Montresor, una condotta amministrativa da noi non condivisa e che giudichiamo negativa e non coerente con le potenzialità e le risorse del Comune”.Un giudizio più di criticapolitica generale quello di Francesco Olivieri che amministrativa, legato al “ridicolo” ritorno dei trasferimenti previsti dallo Stato di soli 770 milioni.”Con le uniche consistenti entrate di lei e oneri di urbanizzazione è ben diulci-le, ha detto il capogruppo di Lega Nord-Liga Veneta, dar corso a opere urgenti incisive e significative. Servirebbero ulteriori fondi perché i buoni futuri progetti non rimangano in gran parte desideri e ambizioni irrealizzabili”. Pur ammettendo non fattibile la proposta Olivieri ha detto che l’unica strada perseguibile è “che gli introiti delle tasse restino in gran misura alla comunità locale”. Con Fastensione dal voto della minoranza è stata determinata l’indennità di carica a sindaco, assessori e di presenza ai consiglieri e commissioni comunali.In chiusura dei lavori il sindaco Luca Sebastiano ha ringraziato i conti Bernini per “la disponibilità e la sensibilità dimostrata nei confronti della collettività lacisiense” nel chiudere l’annosa questione sulla proprietà del terreno ove è ubicato l’asilo comunale.