Potrebbe essere un virus che si è insinuato nel sistema elettronico di lettura delle bollette dell’Azienda gardesana servizi di Peschiera ad aver determinato la sfasatura fra i metri cubi di acqua potabile effettivamente consumata e quelli registrati nella bolletta consegnata all’utente. Sono in corso le verifiche sia all’Ags che negli uffici competenti del municipio. «C’è un dato di fondo da considerare», afferma Eugenio Azzali, direttore generale dell’Ags, «per quanto attiene la lettura dei contatori dell’acqua di Lazise, ed è quello che a noi, nella partenza del servizio, sono mancati i dati dei consumi storici di ogni utenza. In breve, non abbiamo i dati sui consumi medi effettuati negli anni passati da ogni singolo utente. È quindi possibile che qualche utenza abbia fatto emergere dei dati disomogenei, non rispondenti ai consumi reali». Per completezza va segnalato che Ags ha effettuato per conto del Comune di Lazise solamente i meri dati «da contatore» mentre i conteggi e quindi gli importi e l’ammontare da pagare sono stati computati dagli uffici del Comune. «Sono in corso le verifiche contabili su tutti i consumi, ma il lavoro è rilevante e non si possono, per ora, esprimere percentuali e dati certi», spiega Fabio Marinoni, assessore all’ecologia, «ma da un primo controllo ritengo che non vi siano macroscopiche differenze. La serietà dei servizi offerti in questo campo da Ags è ormai assodata. A Peschiera, dove il servizio è in attività da tempo, il Comune ha incassato il 98 per cento delle bollette emesse senza disfunzioni e senza difficoltà. Vuol dire che il servizio va bene. Appena in possesso dei dati puntuali li comunicheremo al pubblico, per chiarezza e precisione». «Oltre a Peschiera, dove abbiamo letture eseguite e valide intorno al 96 per cento», riprende Azzali, «ci stiamo muovendo bene a Garda, a Brenzone e stiamo acquisendo anche il servizio a Bardolino. Se non avessimo a disposizione mezzi e personale qualificati non potremmo certamente essere i referenti dei Comuni gardesani. Torno a ripetere che, a mio parere, a Lazise i dati sono sostanzialmente buoni, occorre fare una verifica dello strumento elettronico ma per noi il servizio deve sicuramente girare bene come quello di Peschiera, di Garda e Brenzone. È evidente che un minimo di discrepanza ci potrà essere, ma si deve assolutamente ridurre a quel 2 o 3 per cento di cui abbiamo detto pocanzi. Forse è stata una tempesta in un bicchier d’acqua…». Nel frattempo, per i casi accertati, sono stati immediatamente rifatte letture e conteggi con conseguente invio a domicilio delle bollette più leggere e aggiornate.
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Un guasto nei computer dell’Azienda gardesana servizi all’origine dei problemi di lettura e conteggio dell’acqua
Bollette gonfiate da un virus
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