venerdì, Aprile 26, 2024
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Presentazione al «Laurin» «Da Caillebotte a Picasso» a Brescia

Con la mostra si aiuta il turismo

«Per il turismo è un anno difficile. La crisi della Germania sta riducendo drasticamente le presenze. Il viaggio in Italia resta comunque il viaggio per eccellenza. Dobbiamo ringraziare Brescia-eventi che realizza l’ennesima rassegna di spicco, dando motivazioni culturali a chi trascorre le vacanze da noi», afferma Paolo Rossi, introducendo la presentazione gardesana della mostra «Da Caillebotte a Picasso». Il presidente degli albergatori bresciani gioca in casa. Siamo infatti nello splendido Laurin di Salò, l’hotel di proprietà della famiglia Rossi. Ci sono Antonio Sabatucci, responsabile delle relazioni esterne, l’onorevole Agostino Mantovani, il neopresidente dell’Apt Carlo Zani, il segretario generale della Comunità Pierlucio Ceresa. I capolavori della collezione Oscar Ghez (industriale nella produzione del caucciù, nipote del barone Giacomo di Castelnuovo, che era il medico personale di re Vittorio Emanuele I) dal Museo del Petit Palais di Ginevra verranno esposti in città, a Palazzo Martinengo, dal 19 luglio al 16 novembre, orario 9.30-19.30, lunedì chiuso. Si tratta di un centinaio di quadri di grandi artisti: Corot, Renoir, Manet, Fantin-Latour, Denis, Lacombe, Ranson, Vallotton, Serusier, Vuillard, Dufy, Van Dongen, Jacob, Utrillo, De Lempicka, Chagall, Soutine, De Chirico, Picabia, Picasso e tanti altri. Coprono un secolo di arte figurativa, dall’Impressionismo al Neoimpressionismo, dai Nabis al Fauvisme, dal Cubismo alla scuola di Parigi. Gilles Genty, uno dei curatori assieme a Luciano Caramel e Nicolas Fare Garnot, ricorda i suoi rapporti con Claude Ghez, il figlio di Oscar, che nel periodo 1950-80 ha raccolto seimila opere, rivelandosi scopritore di talenti. E parla della collaborazione col museo Jacquemart André di Parigi. Agostino Mantovani si sofferma sull’impegno della Fondazione Cab, Istituto di cultura Giovanni Folonari, che ha concentrato i propri interventi su un unico obiettivo: il recupero e la valorizzazione di Santa Giulia. E che contribuisce all’allestimento della mostra attuale. Mantovani ricorda che, fino al 2 novembre, i turisti avranno la possibilità di ammirare anche «Le domus dell’ortaglia e l’Afrodite ritrovata», con il confronto tra la statua della Vittoria Alata, a cui sono state temporaneamente tolte le ali, e l’Afrodite di Capua. «Brescia Grandi Eventi», un’associazione fondata nel ’96 da Comune e Provincia, aveva iniziato con un omaggio al pianista Arturo Benedetti Michelangeli. Attraverso una serie di appuntamenti di notevole rilievo (le rassegne dedicate a Giorgio Morandi, a Cagnaccio di San Pietro, Angelo Inganni, Arturo Tosi, agli architetti Carlo Scarpa e Alvaar Alto, fino ad Andy Wahhol), ha saputo fornire pregevoli occasioni culturali agli appassionati d’arte e ai turisti.

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