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Sabato un convegno sulla tutela delle bellezze ambientali

D’Annunzio, un testimonial per la difesa del paesaggio

«Gardone Riviera e il Vate del paesaggio». E’ il titolo del convegno che si terrà sabato mattina al Vittoriale, e proporrà un D’Annunzio inedito, stavolta nei panni di urbanista. «In un’intervista del 1909 al Corriere della Sera, il poeta-soldato disse che bisognava fare due cose: buttare i tedeschi nel lago, e costruire rispettando i caratteri del paesaggio – sottolineano gli esperti -. Gabriele prese posizione contro l’abbattimento delle torri di Bologna (si voleva creare una sfilata da Fori imperiali), salvò la cinta di Lucca dalla distruzione, inviò numerose denunce contro situazioni di abbandono». Senza dimenticare che, nel 1893, il ministro Ferdinando Martini lo mandò in Sardegna a schedare i beni monumentali. E, nel 1896, il Sovrintendente Angelo Conti lo chiamò a Venezia a seguire il restauro della Basilica di San Marco. Nell’Ode per la morte di un capolavoro, descrisse lo stato di degrado dell’Ultima cena di Leonardo. Nei 52 sonetti «Le città del silenzio» esaltò le bellezze di località centro-settentrionali, come Mantova e Verona: una sorta di console ante-litteram del Touring club italiano, alla riscoperta dei centri minori. Tra il 1882 e l’88 pubblicò una cinquantina di articoli contro la realizzazione dell’Altare della Patria. Sabato, dunque, alle ore 10, dopo il saluto del sindaco Alessandro Bazzani, interverranno Anna Maria Andreoli, presidente della Fondazione del Vittoriale, che si soffermerà sul territorio come eredità storica, culturale e ambientale; Antonio Paolucci, ex ministro, Sovrintendente ai Beni artistici della Toscana; Ippolito Pizzetti, uno dei massimi esperti di paesaggio (spiegherà le caratteristiche di una città-giardino); Carlo Cresti, docente all’Università di Firenze; Pierluigi Polimeni, incaricato di redigere il nuovo Piano regolatore di Gardone Riviera; Augusto Cagnardi, l’architetto che studiò il vecchio Prg, ai tempi di Aventino Frau; Guido Vergani, giornalista del Corriere della Sera. Moderatore Antonio Calabrò, del «Sole 24 ore». In serata, alle ore 21, nell’auditorium, concerto dei solisti del teatro alla Scala di Milano, un gruppo di dieci musicisti (cinque fiati e cinque archi) che, per l’occasione, sarà affiancato da un sax e un pianoforte. Nella prima parte verranno presentate sinfonie di Mozart («Le nozze di Figaro») e Rossini («Il barbiere di Siviglia», «La gazza ladra», «L’italiana in Algeri»). «L’idea del convegno – spiega Bazzani – è nata da una trasmissione di Rai 3, che parlava del rapporto tra D’Annunzio e l’ambiente. Noi ci siamo chiesti: dalle polemiche degli anni scorsi riguardanti Gardone Riviera, non è possibile far spuntare un… fiore? Come a Cernobbio, sul lago di Como, lo studio Ambrosetti organizza tutti gli anni un convegno sulla circolazione stradale, perchè non sfruttare il nostro testimonial d’eccezione (D’Annunzio, appunto) e trattare i temi che riguardano il territorio, la tutela delle bellezze paesistiche, le normative esistenti, ecc. «Ho ancora negli occhi e nella mente quel filmato proiettato a Roma, alla presenza del Capo dello Stato (Ciampi) e del ministro dei Beni culturali (la Melandri). Scorrevano le immagini del mostro di Fuenti, della mastodontica costruzione dei Matarrese sul lungomare di Bari, della Valle dei templi in Sicilia. Poi apparve il Vittoriale, e la voce fuori campo assicurava che una colata di cemento lo avrebbe soffocato. Fandonie. «Io sono stato eletto nel giugno ’99. Il programma della mia giunta dice: basta alle seconde case e alle lottizzazioni, sì al recupero dell’esistente. E il dibattito di sabato è un’occasione da cogliere».

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