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Venezia allungherà il molo di San Carlo

I lavori in ottobre, servirà solo alla Navigarda

Arrivano i soldi dalla Regione. La Giunta di Palazzo Balbi ha approvato il programma d’interventi per l’adeguamento e il potenziamento del molo San Carlo, pontile d’attracco di fronte a Villa Albertini. A darne notizia è l’assessore ai lavori pubblici regionali Massimo Giorgetti. «Si tratta del primo stralcio esecutivo per un importo di un miliardo e mezzo, rispetto ad una progettazione generale di due miliardi complessivi», afferma l’esponente di Alleanza nazionale, «in pratica si avviano le procedure per arrivare alla realizzazione dei lavori finalizzati a consentire un costante e sicuro attracco a servizio della navigazione sia pubblica che privata in un’area dove esiste una forte richiesta di servizi inerenti il trasporto di persone». «Ci sono voluti quattro anni ma finalmente siamo arrivati all’appalto», esulta alla notizia giunta da Venezia Pierlorenzo Vantini, assessore all’urbanistica di Garda. Il progetto definitivo per l’ampliamento del molo San Carlo è pronto già da tempo e ci sarà ora solo da attendere alcuni mesi prima di veder partire i lavori che saranno totalmente a carico della Regione. «Penso proprio che ad ottobre partirà il cantiere», commenta ancora Vantini. «Le opere», sottolinea lo stesso Massimo Giorgetti in un succinto comunicato, «saranno attuate a cura del Genio civile di Verona con l’alta sorveglianza della direzione regionale mobilità». In due parole, Garda avrà presto il suo nuovo molo lungo 35 metri senza spendere una lira. «Struttura che servirà alla Navigarda per consentire l’attracco di due natanti permettendo così la sosta prolungata di uno dei due mezzi con il suo carico di turisti», riprende l’architetto Vantini. «L’utilizzo esclusivo del molo di San Carlo da parte dell’ente governativo libererà il pontile del porto vecchio e quello del Borgo al momento in concessione alla società di navigazione del lago di Garda. Pontili che potrebbero essere destinati ai noleggiatori locali d’imbarcazioni». Come già affermato sulle colonne de L’Arena, il Comune di Garda ha intenzione di cambiare fisionomia al porto vecchio ritenuto sottoimpiegato. «È vero», riprende Vantini, «l’allungamento del molo di San Carlo si inserisce nell’ambito di riqualificazione dell’intera area portuale, che prevede l’installazione di pennelli galleggianti per ampliare in modo significativo il numero di posti barca disponibili. Il tutto con una spesa che si aggira attorno ai 400 milioni. Una parte del porto vecchio verrebbe riservata alle imbarcazioni in transito, dotando poi la banchina di acqua potabile ed energia elettrica. Un modo per perseguire lo sviluppo del turismo nautico. Il tutto in attesa che la Regione Veneto provveda, al pari della Lombardia, a passare le competenze portuali ai Comuni».

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