Presenti i gonfaloni di Arco, Nago-Torbole e Tenno (con i rispettivi sindaci, o vice) Riva ha ospitato, per turno, la celebrazione del 50esimo anniversario dei Martiri del 28 giugno. Dopo la concentrazione in piazza Cavour, la Messa ed il corteo fino in piazza Tre Novembre, il sindaco Paolo Matteotti, introducendo le commemorazioni ufficiali di Luciano Baroni (protagonista in prima persona di quelle giornate) e di Graziano Riccadonna (esperto di storia locale), ha marcato come la memoria del costo che gli italiani hanno pagato per la libertà di cui oggi tutti godono, debba essere trasmessa alle giovani generazioni, specialmente in epoche in cui una affrettata rivisitazione del passato tende a legittimare i carnefici di ieri. Ne discende l’obbligo di investire sulla scuola, nella convinzione che il passato fornisca ancora la più autentica delle carte d’identità a chiunque lo voglia interrogare. In mattinata corone d’alloro erano state deposte ai monumenti dei Martiri, a Riva ed anche sulla facciata del muncipio arcense.
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Riva, con Nago-Torbole, Arco e Tenno, la commemorazione dei Martiri
Il costo pagato per la nostra libertà
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