Il Museo civico apre le porte agli studenti delle superiori

Gli assessori alla cultura di Riva, Marino, Nago Torbole, Pompermaier, ed Arco, Ruggero Morandi, hanno sottoscritto ieri il progetto di attività didattica per il 2002 del museo civico rivano. Il dato di partenza è l’ormai acquisita territorialità: i laboratori sono frequentati da quasi 4000 ragazzi fra materne ed elementari: 1206 da Arco, 97 da Torbole, 2184 da Riva, 111 da Dro, una settantina da Tenno. Le amministrazioni contribuiscono coprendo le spese di trasporto e quelle degli operatori didattici. Nel corso dell’anno il Museo intende allargare alle superiori la sua offerta. Mentre per il tecnico Floriani, la collaborazione è abbastanza facile data la specificità della scuola, per i licei la cosa è più complicata. Al Floriani, per esempio, i geometri stanno ricostruendo l’intero lungolago D’Annunzio com’era fino agli anni Venti prima della costruzione della centrale, da piazza Catena alla ex Grotta Azzurra. Esistono tante fotografie parziali, manca una visione d’insieme: i ragazzi «incollano» dopo averne corretto le scale, le diverse immagini, e curano, in un cd, la ricostruzione storica delle modifiche che i vari edifici hanno subito negli anni. Per i licei, il problema è quello di inviduare campi di interesse curriculare su temi territoriali. Per indagarli è stato sottoscritto fra comune ed Iprase un protocollo di intesa, in base al quale la prof Marisa Dindelli ha assunto l’incarico di rilevare le esigenze della scuola. Si comincia con un questionario intorno a marzo; nei mesi successivi si metteranno a punto le proposte in maniera da partire in autunno, col prossimo anno scolastico. Col pedagogico già nel II quadrimestre sono avviate una unità didattica sul salotto Maffei, una sulle tecniche fotografiche ed una settimana di attività creative per abbellire la scuola con un pannello decorativo ed una struttura in giardino.