sabato, Marzo 15, 2025
HomeAttualitàIl Natale si riscopre austero
Festività & carovita. Alcuni paesi spendono meno, spariscono i noleggi e non sempre c’è accordo con i commercianti. Presepi in acqua e addobbi sul lungolago, mancano molte luminarie

Il Natale si riscopre austero

Un Natale che riscopre la vena sacra e rinuncia a strafare, nel segno di un’austerità che vorrebbe richiamare le tradizioni più vere ma, in realta, non riesce a non evocare la crisi economica. Sembra questa la piega presa dalla maggior parte dei Comuni della Riviera degli Olivi, anche se c’è chi fa eccezione come Torri o Garda, che agli addobbi hanno dedicato parecchie energie. Tutti i Comuni, comunque, non rinunciano a una regola: quella di risparmiare qualcosa, o quantomeno di rimanere nel budget dell’anno scorso. «Abbiamo sistemato delle belle luci, sia in centro che a Colà e Pacengo, ma non intendiamo esagerare», dice il sindaco di Lazise, Renzo Franceschetti. «In piazza Vittorio Emanuele ci sarà un imponente abete addobbato». È stato sistemato in questi giorni, con la collaborazione dell’Associazione albergatori. «A Brenzone non facciamo moltissimo», fa eco Giacomo Simonelli, primo cittadino, «ma stiamo sistemando luminarie nelle vie del centro e delle frazioni; stelle comete e scritte di auguri. Non abbiamo nemmeno voluto iniziare a sistemare addobbi con troppo anticipo, ci pare assurdo decretare l’inizio delle feste natalizie subito dopo i Santi per arrivare a metà gennaio. Il 25 dicembre è una festività religiosa e spirituale unica». Poi aggiunge: «Oltre alle luminarie, metteremo negli angoli più caratteristici delle frazioni gruppi di alberi di Natale accostati a figure sacre. Così, utilizzando luci speciali e fari colorati, valorizzeremo i punti più suggestivi. Il budget dovrebbe stare tra gli otto e i diecimila euro». Per la Confcommercio interviene Fernando Morando: «Come al solito sul lago si procede a macchia di leopardo. Si lamentano a Peschiera dove dicono che per Natale si fa poco, e anche a Bardolino. Tutti molto contenti, invece, a Garda, che è stato definito un gioiellino». Ma addobbi parte, secondo Morando: «Se si vuole veramente rendere vivo il lago di Garda anche fuori stagione, bisogna investire di più in manifestazioni e promozione turistica». Proseguendo nella carrellata della riviera veronese, a Garda la cavalcata delle strenne è iniziata alla grande già in novembre. Il sindaco Davide Bendinelli afferma: «Il paese è illuminato benissimo già dal 18 novembre e lo resterà almeno fino al 9 gennaio. Ci sono anche i presepi e l’atmosfera che si respira qui in questi giorni è unica. Non facciamo sprechi, ma nemmeno troppa economia perché Garda merita di essere illuminata a festa, comunque noi avevamo acquistato le luci in passato, per cui dobbiamo solo cambiare le lampadine bruciate». «Nessun risparmio qui a Torri, ma addobbi e luci dappertutto: in centro, nel piazzale della chiesa, al Castello Scaligero», fa sapere Tiziana Bonetti, assessore al turismo e alla cultura, e aggiunge: «Abbiamo anche illuminato tutti i Ginkgo Biloba lungo la statale e l’effetto è piacevole». Niente austerity, insomma: «Il Natale va festeggiato, anche con le manifestazioni che nel nostro calendario sono per tutte le categorie». «A Peschiera si è puntato sulla valorizzazione del canale e c’è il tradizionale presepe subacqueo», spiega il sindaco Umberto Chincarini. «Abbiamo concluso che non riuscivamo a distribuire l’illuminazione in maniera equa sul territorio comunale per cui, per non fare privilegi, abbiamo concentrato i segni del Natale nel simbolo dell’acqua. In futuro però coinvolgeremo di più le associazioni dei commercianti, sponsor e privati in modo che non sia solo il Comune a farsi carico di questa questione che ha un peso economico». Fernando Morando, presidente della Confcommercio, sul caso specifico sottolinea: «Alcuni mi hanno fatto presente che a Peschiera non c’è molto». Chincarini ribatte: «Proprio lunedì pomeriggio i commercianti del centro che si sono trovati con meno illuminazione del solito hanno chiesto e ottenuto un incontro con l’amministrazione, abbiamo spiegato i motivi di questo riordino ed è stata istituita una commissione mista. Si occuperà di tutti i problemi inerenti ad orari, volume della musica nei locali, mercato, plateatici e quindi anche di questo». Nemmeno a Bardolino si esagera, ma le luminarie non mancano. E una luce speciale arriva dalla chiesa di San Severo incorniciata a festa. «In bilancio per il Natale, comprese le tante e costose manifestazioni organizzate, abbiamo messo una spesa tra i 30 e i 35mila euro», spiega il sindaco Pietro Meschi, «questi non sono tempi in cui ci si può permettere di sforare; non andremo a noleggio, ma utilizzeremo solo materiale che abbiamo in magazzino; eventualmente ne acquisteremo altro in futuro, in maniera che resti patrimonio comunale. Il problema, comunque, è complesso. Siamo disposti a investire se si nota una maggiore partecipazione anche da parte delle categorie, commercianti e pubblici esercenti. Non serve illuminare a festa un paese se poi negozi e bar restano chiusi».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video