Dai 30 chili del 1981 ai 12 quintali di ieri per l’ormai classica «Pam, bondola e vim» si propongono sempre nuove soddisfazioniRIVA. Esattamente alle 9.55 di ieri il comandante Piergiorgio Rosati alla cloche dell’elicottero dell’Alpicopter di Arco, ha posato nel cuore di piazza delle Erbe – attraverso l’angusto varco offerto dalla distesa pittoresca e morbida dei tetti di coppi rossastri del centro storico, come se si trattasse del gioco più facile del mondo – la gigantesca mortadella destinata a soddisfare l’appetito delle centinaia di buongustai già in attesa che iniziasse la ventesima edizione di «Pam, bondola e… vim», l’ormai famoso appuntamento socio-musical-gastronomico del Club Bacionela.Ad attendere l’enorme insaccato, del peso di poco superiore agli 8 quintali, insieme ai volontari del club, capeggiati dal presidente Gianfranco Benatti e coordinati dal segretario Giancarlo Tonelli, l’assessore provinciale al turismo Marco Benedetti e il sindaco Cesare Malossini; al primo sono toccati, mentre il bondolone, dopo la foto ricordo al centro della piazza, veniva spinto sotto il padiglione coperto, il taglio del nastro inaugurale e quello, assai più impegnativo, della prima fetta. L’intera operazione ha richiesto pochi minuti, ma sono stati più che sufficienti per portare i buongustai in attesa alla soglia dell’impazienza; a domarli hanno provveduto i confezionatori che, a parte, avevano già iniziato ad affettare la mortadella bis, di soli 3 quintali e mezzo di peso, e a distribuire ricchissimi panini imbottiti.L’entrata in produzione del bondolone calato dal cielo è giunta provvidenziale per consentire alla macchina ormai avviata di non lasciare nemmeno un aspirante degustatore all’asciutto.La pausa tra le 13 e le 15 ha consentito di prolungare la festa, allietata dalle musiche della Raft Dixieland Band, dell’inglese Stewart Academy Wind Band & Choir e del gruppo Crazy Sound (ex Misantropi), fino al primo calar delle tenebre.Alla fine dela giornata se ne sono andati, in almeno 20 mila bocche, 12 quintali di mortadella, 25 mila panini, 800 litri di vino, bianco e rosso e 600 litri di bitite.Ma sono ancora più impressionanti e significative le cifre del ventennio che è iniziato nella sede caratteristica, ma troppo angusta, di via Concordia, con una bondola di 30 chilogrammi, pane e vino in proporzione: da allora gli amici del Club Bacionela hanno distribuito gratuitamente 82,8 quintrali di bondola, 200 mila panini e 5500 litri di vino e 3000 di bitite. Li hanno pagati inizialmente di tasca propria, poi allargando sempre di più il parco degli sponsor; dal 1996, approdati a piazza Erbe e lanciata la prima maxibondola di 7 quintali, anche ricavando di che sentirsi gratificati dalle offerte spontanee che i partecipanti all’abbuffata hanno deposto nelle verdi damigiane.
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Dai 30 chili del 1981 ai 12 quintali di ieri per l'ormai classica «Pam, bondola e vim» si propongono sempre nuove soddisfazioni
In ventimila per la maximortadella
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