Per quattro maledetti minuti, uniti ad una buona dose di disorganizzazione, una giornata di relax si trasforma in incubo. O quasi. Così Luis Mahlknecht, nostro lettore d’Ortisei, ci racconta il suo Primo Maggio gardesano.”Mercoledì primo maggio alle ore 17.56 sulla Gardesana occidentale ho raggiunto il cartello indicante 4 chilometri dall’abitato di Riva. Davanti a me s’era già formata una coda di auto, in gran parte guidate da turisti o gitanti che, sfruttando il buon tempo, s’erano decisi per una piacevole scampagnata. Devo aggiungere che, di sfuggita, a Limone avevo intravvisto un cartello che indicava una chiusura della Gardesana occidentale in un periodo fra le 18 e le 21.30, ma che sempre a Limone una transenna era ancora appoggiata al bordo della strada. Quindi io, come tanti altri, in buona fede avevo percorso il tratto verso Riva, non pensando all’interruzione del traffico (fra l’altro sfido gli automobilisti a saper “leggere” i cartelli senza fermarsi e bloccare il traffico anche in posti impensabili). Comunque, eravamo fermi. Vedendo alcuni automobilisti fare l’inversione di marcia sono sceso e ho percorso a piedi il mezzo chilometro che mi mancava al “luogo del delitto”. Un grosso cancello, chiuso con lucchetto e catenone, bloccava la strada. Di là, un operaio sogghignante alzava le spalle con fare ponzio-pilatesco (“tanto sono c… vostri”).A nulla sono valse le nostre preghiere (io fra l’altro avevo con me una bambina molto piccola). Ci siamo sorbiti una “gita-premio” di 150 chilometri, raggiungendo Desenzano prima, poi risalendo la Val d’Adige verso Rovereto, dove avevamo fatto conto di raggiungere l’autostrada del Brennero, giungendo da Riva, Nago e Mori. Ora mi chiedo: va bene che i lavori sulla Gardesana sono necessari, e io non li metto in dubbio. Ma non ci sarebbero altri mezzi per evitare disagi notevoli agli automobilisti? Non si potrebbe evitare una simile chiusura nei giorni festivi, soprattutto in quelli dedicati alle scampagnate? Oppure non si potrebbe informare con largo anticipo della chiusura, magari tramite bollettini del traffico via radio, transenne stradali e via dicendo? A Limone, vedendo la transenna al di fuori della sede stradale, mi sono detto:”Ora faranno passare le macchine che transitano qui in tempo utile, poi metteranno la transenna al centro della carreggiata e così le cose sono chiare.” Inoltre, anche il fatto di essermi trovato in coda alle 17.56 (sull’ora posso giurarci) indica che il cancello era stato chiuso abbondantemente prima delle 18 (in quattro minuti i 500 metri sino al suddetto cancello si percorrono tranquillamente).Ho tutto il rispetto per le persone che lavorano sulle nostre strade, ma vorrei che anche i cittadini venissero trattati con lo stesso rispetto e non costretti a un”tour”, che in altra occasione potrebbe anche essere piacevole, ma che nella mia situazione ha rovinato una giornata iniziata con altre aspettative.”
Gardesana
crudele
per il turista
in viaggio
Incubo galleria chiusa
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