venerdì, Maggio 3, 2024
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Arrivano i vigilantes contro i furti in hotel

La sicurezza affidata a istituti privati

Voglia di sicurezza . Un desiderio caro a tutti, famiglie private e strutture ricettive, ma tutt’altro di facile attuazione anche in un paese dove già da tempo operano ben tre distaccamenti delle forze dell’ordine: Carabinieri, Polizia stradale e Finanza. Una presenza massiccia di Enti preposti alla sicurezza non sufficiente però secondo la locale Associazione albergatori e molti iscritti all’Asco unione confcommercio del Baldo Garda per fronteggiare l’aumento di furti nelle case e negli hotels. E ‘ di sabato sera l’ultimo episodio con un paio di stanze dell’albergo Nettuno ,fatto oggetto di visita (ovviamente poco gradita) da parte d’ignoti. Nel tentativo di arginare questo proliferare di ??topi d’appartamento?? molti esercizi ricettivi e del commercio di Bardolino hanno deciso di affidare la tutela della loro attività ad un istituto di vigilanza privata. «Circa un paio di mesi fa abbiamo condotto tra tutti i nostri associati una ricerca per capire quali erano i problemi e le esigenze della categoria», ha spiegato Fernando Morando presidente dell’Asco Baldo Garda durante la conferenza stampa di ieri mattina al ristorante Montefelice. «Ebbene è emerso forte il desiderio di una maggiore vigilanza sul territorio e sulle strutture abitative turistiche e non. Ci siamo pertanto messi al lavoro per elaborare un programma di tutela delle attività produttive di Bardolino che vada a complemento aggiunto del già valido servizio fornito dai militari di stanza in paese». La scelta dell’Asco Unione è quindi caduta su «La Vigile San Marco», ditta che opera anche nei Comuni di Lazise e Peschiera. «Il nostro non è un atto di sfiducia contro le forze dell’ordine locali che sentiamo molto vicine a noi», ha sostenuto Giancarlo Salandini presidente degli albergatori. «Si tratta s olo di un ulteriore servizio a tutela della nostra attività lavorativa. Un turista che viene derubato in piazza o peggio ancora nella stanza dove alloggia difficilmente tornerà un domani ancora in quella struttura. Un danno non solo economico ma d’immagine che colpisce dapprima la stesso proprietario dell’hotel e subito dopo il luogo dove sorge l’attività. Una volta a casa dalla ferie non farà certo pubblicità positiva di Bardolino». Pur consci di non aver trovato la panacea a tutti i mali più di un centinaio di titolari di esercizi commerciali hanno già sottoscritto il contratto con l’istituto di vigilanza. Proprio il massiccio numero di adesione ha permesso alla Società per azioni di Mestre di proporre ai singoli privati dei pacchetti d’offerta a partire da una base di settantamila lire al mese. «Il costo varia a seconda della grandezza e degli accessi delle strutture da sorvegliare », ha precisato Matteo Bottin. «È chiaro che un albergo ha costi maggiore del piccolo negozio. Il nostro lavoro si basa su di un controllo mirato e di più volte nell’arco della notte. Ovviamente a orari sempre diversi per non dare riferimenti precisi. Grazie a uno speciale strumento elettronico siamo poi in grado di comunicare al privato che si affida alle nostre cure tutti i passaggi di controllo effettuati. Lo scopo è di creare un servizio di deterrenza, un’azione aggiuntiva a quanto già fanno le forze dell’ordine. » «Si tratta di una iniziativa privata positiva e lodevole», ha sostenuto il comandante della locale stazione della Guardia di finanza Alberto Saggio. Nel contempo però mette in evidenza una insufficienza d’organico degli Enti preposti alla sicurezza del territorio. «Ritengo che possano esistere le basi per una proficua collaborazione», ha concluso il maresciallo delle fiamme gialle non prima di aver invitato gli esercenti ad una particolare attenzione al momento dell’assunzione di personale. «Non fatevi influenzare dal pietismo: assumere stranieri non in possesso di regolare visto d’ingresso in Italia è rischioso». Sulla stessa lunghezza d’onda il maresciallo Stefano Cini, comandante dei Carabinieri di Bardolino. «La maggior parte dei furti estivi sono commessi da emigrati clandestini e fino a che non si chiude il rubinetto alla fonte difficilmente si può fronteggiare il problema. Non abbiamo nulla in contrario a questo servizio di vigilanza privata. Anzi. L’importante è che ci sia una stretta collaborazione e un continuo scambio d’informazioni con le forze d’ordine già presenti sul luogo

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