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Scuola sotto le stelle e incontri ravvicinati con le marmotte

Le medie Virgilio a lezione sul Baldo

I sentieri al posto dei libri e il monte Baldo come lavagna. Per una sessantina di alunni di terza media della scuola Virgilio di Sona la lezione, con tanto di pernottamento per osservare le stelle, è stata di quelle indimenticabili. L’ideatore dell’iniziativa, avviata per la prima volta quattro anni fa, è il professor Bruno Leoni, esperto alpinista ed eccellente conoscitore della flora e della fauna del Baldo. Lo scopo è far conoscere agli alunni la montagna veronese. La partenza dal piazzale della scuola è alle 9. Poi, in pullman, i ragazzi raggiungono una vecchia casara a Valfredda, sopra Caprino, affittata per l’occasione dagli insegnanti. «Nel pomeriggio, dopo un pranzo spartano», racconta il professor Leoni, «facciamo un’escursione nei dintorni. La sera, dopo cena, tutti sul prato per la lectio astronomica, un’esperienza straordinaria per i ragazzi che, purtroppo, nella vita quotidiana sono poco abituati all’osservazione della natura». La mattina dopo sveglia all’alba. «Imbocchiamo il sentiero 656 che si snoda su aspri tornanti fino alla piana delle marmotte», riprende Giovanna Corsi, una delle insegnanti che accompagna i ragazzi nell’escursione alpina, «e lì, in assoluto silenzio, possiamo osservare questi mammiferi nel loro ambiente naturale. Quindi, insieme alla nostra guida, saliamo fino alla bocchetta di Naole, con sosta nei pressi del fortino austriaco. Poi, attraverso il sentiero 658, raggiungiamo il rifugio Fiori del Baldo, l’unico a rimanere aperto tutto l’anno, dove ci attendono Anna e Adriano, i gestori che ormai sono diventati degli amici». Dopo il riposo, i mini alpinisti riprendono il cammino verso rifugio Chierego, Bocchetta Coal Santo, passo del Camino fino a Rifugio Telegrafo a quota 2.219. All’imbrunire i ragazzi con i loro insegnanti prendono la strada del ritorno. «Una giornata dura, ma ricca di soddisfazioni», commentano gli insegnanti, «i ragazzi sono provati dal sole, dal vento e dalla fatica ma raggianti per aver visto, toccato e appreso direttamente. E poi imparano a condividere le difficoltà». La montagna insegna ad essere solidali. «Abbiamo visto ragazzi portare lo zaino di compagni in difficoltà. Sono gesti che ci confermano quanto siano educative queste uscite», osserva la professoressa Corsi. Le camminate sono precedute da lezioni teoriche in classe sull’ambiente montano veronese, la configurazione del territorio, l’insediamento umano, il clima, la flora e la fauna. «Obiettivo della scuola», spiega Leoni, «è stimolare la curiosità, l’interesse, la responsabilità e il rispetto. Il Baldo è una palestra di vita dove si impara che le cose più belle e le soddisfazioni più grandi sono quelle che ci costano maggior fatica». Le escursioni continueranno anche dopo la fine dell’anno scolastico, con genitori ed ex allievi che, grazie ai loro insegnanti, si sono innamorati delle cime. Per la sua attività con gli alunni, il professor Leoni è stato premiato a Caprino dal presidente della comunità montana del Baldo.

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