A Toscolano Maderno continua l’opera di messa in sicurezza della valle delle cartiere. La ditta Alpi srl di Trieste ha vinto l’appalto per la sistemazione di reti e l’ingabbiatura delle pareti. Alla gara hanno partecipato 56 imprese. La Alpi ha firmato un contratto di 176 mila euro (la base d’asta era di 237 mila). I lavori inizieranno in dicembre, e dureranno 150 giorni. Un’altra azienda, la EdilSonico, sta sistemando la passerella dei Covoli, che collega la bassa valle con le Camerate. Niente da fare, invece, per lo sgombero della frana abbattutasi nel mese di gennaio in località Sabbionere, sulla strada montana della valle delle Camerate, bloccando ogni possibilità di transito, sia dei veicoli che dei pedoni. Le reti di protezione non sono state sufficienti a contenere l’erosione, dovuta alla pioggia e alla scarsa consistenza della roccia. Il geologo di un’impresa specializzata ha detto che una mina non avrebbe risolto il problema: troppo instabile la parete per avere garanzie di sicurezza. Così i 300 metri cubi di materiale sono rimasti lì. Gestita da un consorzio misto presieduto da Giacomo Pasini, composto da privati (i proprietari dei terreni) e da enti pubblici (come il municipio), la strada parte da Gaino, e conduce a Persegno, Archesane e Campei, dove gli alpini hanno ristrutturato una malga. Nella zona ci sono casette e fienili, utilizzati nel periodo estivo. D’inverno vengono tenuti solo alcuni animali. Un albergatore ha dei cavalli, un pensionato degli asini. Vietato con un’ordinanza il transito sul ramo di sinistra, subito dopo il ponte, in questi mesi i passanti hanno potuto utilizzare un tratto a destra (realizzato in tempi rapidi) e attraversare il torrente (asciutto). La frana è stata bypassata, ma occorre trovare una soluzione definitiva. L’intenzione è di acquistare un ponte Bailey militare.
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Nella Valle delle Cartiere
Il crollo delle Sabbionere: sgombero impossibile