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I progetti di espansione della società che opera sul «D’Annunzio» dal gennaio 2005. Decollano i voli merci per Washington, la flotta cresce di quattro Boeing

Ocean, rotta verso gli Usa

«Vede, nel piazzale non ci sono i nostri due 747, ed è un buon segno perchè un aereo gudadagna se sta in volo, altrimenti…». Rossano De Luca, 41 anni, bolognese, da vent’anni nel settore aeronautico commerciale, distende le braccia in direzione delle piazzole della Ocean Airlines, la compagnia di trasporto merci attiva all’aeroporto D’Annunzio di Montichiari dal gennaio 2005, di cui è amministratore delegato dall’8 settembre scorso. Fermo nell’area di sosta «riposa» il 757 di una compagnia americana che ha trasportato in Italia una squadra di basket della Nba, i Phoenix Suns, a Treviso per un allenamento.«Sa, ricordo ancora il primo volo – racconta De Luca, tornando con lo sguardo nell’ufficio – l’8 gennaio 2005, le racconto un aneddoto: per far vedere che partivamo a pieno carico abbiamo caricato sull’aereo anche dei contenitori vuoti; ora siamo riusciti a ritagliarci il nostro spazio e stiamo preparandoci a crescere ulteriormente».Allora rimanete a Montichiari, risolti i problemi dei mesi scorsi quando sembravate intenzionati a trasferirvi a Malpensa? «Restiamo a Montichiari, con la società aeroportuale lavoriamo per risolvere una serie di questioni legate alle esigenze della nostra attività». De Luca parla poi dei piani di sviluppo. A cominciare dal potenziamento della flotta. Agli attuali due Boeing se ne aggiungeranno altri quattro tra marzo del prossimo anno e novembre 2008. Alle rotte iniziali di Hong Kong e Shanghai seguiranno entro fine anno collegamenti bisettimanali con Washington; in marzo toccherà al Giappone (Narita Airport) e poi il Sudafrica, destinazione Johannesburg. La società nutre poi ambizioni finanziarie visto che sta mettendo a punto i passaggi necessari alla quotazione il prossimo anno all’Aim (Alternative Investment Market) della Borsa di Londra, costituita nel 1995 per le piccole e medie imprese. Ocean è posseduta al 60 per cento da capitale italiano e il restante 40 in tasca a investitori irlandesi; oltre un centinaio i dipendenti tra impiegati, addetti ai magazzini, piloti, con gli uffici che occupano il piano superiore dell’aeroporto.Da Montichiari ogni Boeing che decolla porta nel suo ventre d’acciaio cento tonnellate di merce, il 90 per cento italiana. Un dettaglio curioso: un viaggio a Hong Kong consuma quasi 160 tonnellate di carburante, più di quanto l’aereo può trasportare. E il costo del carburante è una delle spine nel fianco per i vettori aerei: il combustibile incide sui costi nella misura del 55-60 per cento.Dal punto di vista merceologico Ocean trasporta di tutto. Alla volta di Hong Kong e Shanghai partono, ad esempio, macchinari, pezzi di ricambio, tessuti, pellame. Il prossimo novembre per Tokio decolleranno quattro voli carichi di vino francese il Beaujolais novello che giungerà a Montichiari via camion da Lione. In Italia giungono invece soprattutto prodotti finiti, il cui prezzo ancora competitivo gode delle risapute condizioni favorevoli della manodopera cinese.L’incremento dei voli richiederà una operatività di 24 ore dello scalo monteclarense, attualmente limitata dalle 6 del mattino alla mezzanotte. «Abbiamo avuto rassicurazioni dalla società aeroportuale – spiega De Luca – che l’Enav aprirà lo scalo per 24 ore». Anche perchè da gennaio prenderà il via il servizio di smistamento della Posta aereo che impegnerà il D’Annunzio tra le 23 e le due di notte.De Luca così interpreta i buoni risultati conseguiti da Ocean: «Una compagnia attiva, un aeroporto che ha voglia di crescere, la Dogana che ha compreso le nostre esigenze; questa è la chiave di lettura della nostra performance». E più in generale De Luca non ha dubbi sulle chance di affermazione di Montichiari nel merci: «Non ci sono aeroporti con queste caratteristiche, poco congestionati, ben serviti, in poche ore noi possiamo dare quello che altri offrono in 36. Se si giocano bene le carte questo aeroporto potrà diventare un importante punto di riferimento per il trasporto merci». E sui Comuni del circondario che temono disagi per le loro popolazioni, De Luca osserva. «Ocean di sicuro opererà nel rispetto delle normative in fatto di rotte e decolli, ma non credo che ci saranno problemi a prendere in considerazione tutte le misure necessarie a rassicurare gli abitanti».

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