Un importante passo verso il ripopolamento dei coregoni è stato compiuto, con un emendamento approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera di Roma. Questa decisione potrebbe finalmente sbloccare l'immissione di specie ittiche come il coregone nel lago, dove tali pratiche sono state vietate dal 2020. L'emendamento prevede la cancellazione delle disposizioni restrittive fino al 31 maggio 2026, dando così nuove speranze a chi opera nel settore della pesca sostenibile, inclusa la pesca ricreativa e professionale. Si attende ora l'approvazione definitiva che passerà attraverso il voto parlamentare.
Inoltre, c'è la possibilità che il coregone venga riconosciuto come specie «parautoctona», dato che è presente nel lago fin dal XIX secolo. Questo riconoscimento permetterebbe di avviare i ripopolamenti interrotti per tutelare le specie autoctone come il carpione. Negli ultimi anni, le associazioni del settore hanno sollecitato chiarimenti e certezze ai ministeri competenti; ora, con l'analisi conclusa dal Nucleo di ricerca e valutazione del ministero dell'Ambiente, si spera in una rapida ufficializzazione delle immissioni concordate.