Una mozione che impegni tre Consigli comunali dell’alto lago, di Torri, Brenzone e Malcesine, a deliberare ufficialmente contro la possibile realizzazione della così detta «Gardesana bis». Parte da Brenzone, per iniziativa dell’assessore ai lavori pubblici, Davide Benedetti, e raccoglie consensi trasversali anche a Torri e a Malcesine, l’iniziativa per fermare la proposta dell’assessore regionale alla mobilità, Renato Chisso di Forza Italia, di ultimare la strada che congiunga Affi a Pai. Della cui realizzazione si parlò la prima volta nel 1961, quando l’allora sindaco di Malcesine, Giuseppe Andreoli, con Sartori di Brenzone e Lenotti di San Zeno, propose il collegamento per favorire lo sviluppo dei centri rivieraschi.La Affi- Pai, oppure la Affi- Malcesine, negli anni, sono tornate più volte alla ribalta. Stavolta però l’idea di Chisso e di parte della giunta regionale di realizzare in project- financing il collegamento, una strada con pagamento di pedaggio, rischia di concretizzarsi.Sul punto si è espresso negativamente l’assessore regionale ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti, di Alleanza Nazionale. «Ben venga la proposta di project- financing- aveva illustrato il veronese — ma la Affi- Pai non può essere l’unica soluzione». Aveva inoltre inviato a «valutare soluzioni alternative, con minore impatto ambientale, tipo il traforo del baldo tra Ala di Trento e Pai, o Brenzone, o Malcesine», e fatto presente che «il piano idrogeologico ha definito l’area del monte Baldo a rischio frane».Anche il sindaco di Costermano si era espresso pesantemente sulla nuova via, lamentando il mancato coinvolgimento delle amministrazioni locali. Ora l’assessore Benedetti di Brenzone, i consiglieri delle due minoranze di Torri, Alberto Tomei, Alberto Vedovelli, Davide Niletti, oltre a Stefano Nicotra e al consigliere di Malcesine, Michele Lombardi, hanno presentato una mozione al protocollo dei rispettivi municipi. «Il documento- illustra Benedetti- vuol dare uno stop all’eventuale realizzazione della Affi- Pai. Coinvolgeremo anche Costermano, Affi e i Comuni limitrofi perché ne discutano. Di una delibera ufficiale di tutto il territorio si dovrà tenere conto, anche a Venezia».«Ho parlato con l’assessore provinciale ai Trasporti Luca Sebastiano», annuncia Benedetti, «e con Massimo Giorgetti, faremo il possibile per evitare situazioni imbarazzanti, devastanti per l’alto Garda e l’entroterra». Resta da vedere chi si coalizzerà attorno alla mozione: i firmatari vanno da Alleanza nazionale a Forza Italia, alla Margherita, e cosa delibereranno i Consigli. Ieri sera a Caprino un incontro tra sindaci e comunità del garda sulla Affi-PaiIl 29 luglio del 2002, con la delibera numero 26, il consiglio comunale di Torri si espresse pesantemente nei riguardi della proposta di realizzare una strada che avrebbe collegato Affi a Malcesine. Il tracciato era contenuto nel Piano territoriale provinciale, approvato il 17 maggio 2002. Il Comune di Torri, guidato allora dal sindaco Alberto Vedovelli, oggi tra i firmatari della mozione, doveva esprimere un parere.Più che di parere, allora si trattò di pesanti rilievi mossi su questa idea. I consiglieri di allora, come i sei di oggi, proposero di «potenziare la viabilità esistente prima di fare qualsiasi altra cosa». Anni di discussioni, centinaia di migliaia di euro spesi per studi di fattibilità, discese in campo di ambientalisti, operatori economici e di, politici non sono riuscite a dare una risposta certa al problema viabilistico e ambientaleG.M.