martedì, Settembre 17, 2024
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Domani l’arrivo di insegnanti e studenti nell’ambito del progetto Comenius

Scuole a confronto:ospiti dall’Est europeo

Domani pomeriggio, giovedì, al liceo Enrico Fermi di Salò arriveranno le delegazioni di cinque istituti stranieri, nell’ambito del progetto Comenius, composte da studenti, professori e dirigenti: i polacchi del «Gimnazjum N. 4» di Tarnów e del «Zespol Szkol Ponadgimnazialnyk» di Kleczew, i tedeschi dello «Staatliches Gymnasium Am Lindenberg» di Ilmenau, gli ungheresi del «Tancsics Mihaly Gimnazium» di Mór e gli slovacchi del «Gymnazium Poltar» di Poltar.Il programma è davvero ricco. Venerdì 9 novembre si svolgerà la cerimonia ufficiale, cui presenzieranno i sindaci della zona e i rappresentanti del territorio. La giornata proseguirà con attività didattiche. Sabato 10, in municipio, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso «Il filo di Arianna» a cui hanno partecipato i ragazzi del progetto Comenius. Prosecuzione con la visita alla città di Salò. Alle 19.30 cena ufficiale al centro sociale «I pini», offerta dal comune.[FIRMA]DOPO LA GITA di domenica a Verona, lunedì giornata di lavoro. I docenti si riuniranno per scambiarsi ed illustrare le esperienze delle singole scuole, confrontare i risultati, programmare l’attività del prossimo semestre, tracciare le linee del successivo incontro. Per gli studenti sono previste invece attività didattiche. Nel pomeriggio una capatina al frantoio della Cooperativa agricola di San Felice del Benaco e alle cantine Turina di Moniga. Martedì 13 novembre dopo i saluti finali e l’arrivederci, le delegazioni prenderanno la strada del ritorno. Prossimo appuntamento in Germania. Il progetto Comenius, che dura tre anni, fa parte di Socrates, un programma dell’Ue che mira a favorire la cooperazione nel campo dell’istruzione. L’obiettivo principale è di incentivare la reciproca conoscenza, avvicinarsi alle culture e alle lingue delle altre nazioni, incoraggiare i contatti tra allievi di diversi paesi e far crescere il concetto di Comunità europea.AL PROGETTO che coinvolge il «Fermi» partecipano complessivamente sei scuole. Ognuna realizza al suo interno una serie di iniziative, sempre in stretto contatto con i partner, e sulla base di finalità concordate. Ogni sei mesi ciascun istituto, a turno, organizza un incontro della durata di cinque-sei giorni, cui partecipano alunni, dirigenti e insegnanti di tutte le scuole. Stavolta lo sbarco sul lago di Garda. «Una volta – ricorda la professoressa Silvia Bissolati – gli scambi culturali con l’estero rappresentavano un’attività integrativa, una sorta di optional. Ora sono diventati parte integrante del nostro progetto educativo. Negli ultimi anni siamo andati un po’ ovunque: Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Norvegia, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Ungheria, persino Stati Uniti e Cina. E abbiamo ospitato ragazzi di tante nazioni. La scuola potrebbe funzionare anche senza tali iniziative, garantendo dignitosamente i servizi e i compiti che le sono attribuiti. Sarebbe però senz’anima, chiusa in se stessa, incapace di guardare oltre l’orizzonte locale».

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