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Il futuro del lido: «Diverrà una vera passeggiata a lago». Intervista al sindaco Morando Perini: il nuovo Prg punterà a tutelare il territorio

Un freno all’esplosione edilizia

La speculazione edilizia si sta concentrando su Lonato, ed è più di una minaccia. Ad esempio: il lido di Lonato che, con il vicinissimo Monte Corno e l’Idroscalo del Vò, rappresenta una delle ultime aree verdi miracolosamente scampate all’aggressione del mattone, è oggetto di ripetuti assalti. Una zona di valore ambientale e paesaggistico di assoluto valore, che dal lago sale fino all’abbazia di Maguzzano e che da tempo ha scatenato corposi appetiti immobiliari (basti vedere quel che è accaduto nella vicinissima zona di Santa Giulia, in territorio di Padenghe, ormai interamente edificata). Il vecchio piano regolatore, peraltro contestato dalla Regione proprio sul futuro del lido, prevede forti edificazioni con l’impiego delle lottizzazioni residenziali. Ma la Giunta è decisa a non mollare. Lo conferma il primo cittadino Morando Perini, alla guida di Lonato dalla primavera dello scorso anno. «Sono tante le pressioni, purtroppo, ma noi non abbiamo approvato alcuna lottizzazione», sottolinea. Si può conoscere qualche nome di chi fa avances edilizie per il lido? «Si tratta di imprenditori della Repubblica di San Marino, di Milano, di Varese, perfino della Russia… Non posso aggiungere altro». Qual’è la risposta che la sua Giunta potrà fornire? E quali sono le garanzie per i cittadini? «Nel prossimo Piano regolatore – precisa il sindaco – per il lido di Lonato prevederemo una particolare attenzione, così da tutelare l’intera fascia a lago. Siamo proprietari di alcuni imobili e quindi abbiamo intenzione di recuperare al meglio l’area, ricreando la possibilità di accedere liberamente alla spiaggia e al lago. Dovremo poi risistemare la statale e, anzi, il progetto prevede che il traffico venga deviato interamente sulla tangenziale per Desenzano liberando così il lido: insomma vogliamo creare l’autentica spiaggia per i lonatesi e i turisti, una vera passeggiata a lago». Cosa succede a Maguzzano e a Barcuzzi, dove alcuni residenti protestano per la minaccia di continue costruzioni? «Purtroppo il vecchio Piano regolatore ha consentito la fabbricazione su alcuni terreni. Non possiamo farci nulla, ma i lonatesi dovrebbero ben sapere chi è stato a permettere questa selva di licenze edilizie. Noi possiamo solo valutare le tipologie costruttive, ma sempre nel rispetto delle volumetrie e delle altezze concesse». Lei può impegnarsi solennemente nel promettere che la sua Giunta non cementerà ancor di più la città? «Il nuovo Piano regolatore non conterrà certamente nuove costruzioni, semmai solo la possibilità di soddisfare le strette esigenze di privati. Utilizzeremo tutti gli accorgimenti utili per conservare Lonato dando uno stop all’edilizia selvaggia: non è solo un impegno, è anche una certezza». Lei accenna insistentemente al vecchio Prg: c’entra anche per la carenza di aule scolastiche? «Dal ’97 ad oggi – rileva l’ingegner Perini – la popolazione è cresciuta del 10%, oggi siamo in 12.500 circa, con una tendenza a crescere ulteriormente. L’esplosione, secondo le nostre previzioni, si verificherà però nei prossimi tre anni. Nel Piano regolatore, che pure prevedeva tale crescita, non sono state inserite ipotesi di costruzione di nuove aule scolastiche. E’ stato realizzato il nuovo asilo di Centenaro, ma è scattata la chiusura per quello di Castelvenzago. «Dunque – conferma il sindaco -, l’edilizia scolastica fa acqua; abbiamo elaborato un piano sulla base anche delle esigenze sottoposteci dal dirigente scolastico (asilo ed elementari). Nell’immediato non c’è purtroppo soluzione, scontiamo errori precedenti, non abbiano trovato un programma di acquisizione di aree per le scuole. Nel 2002 verrà steso il piano scolastico e vedremo cosa fare: ma, fra tempi di reperimento delle aree, progetti, gare di appalto e costruzione, ci vorranno almeno 5-6 anni». Vogliamo affrontare, a questo punto, il nodo della viabilità interna e del centro storico? «In corso Garibaldi transitano ancora troppi veicoli pesanti. L’unica alternativa è la tangenziale, a sua volta troppo spesso chiusa per lavori. Entro fine anno – annuncia il sindaco – approveremo il progetto di allargamento di via Montebello, che collegherà tra loro i tre parcheggi centrali progettati (viale Roma, campo sportivo di via Antiche Mura e via Salmister) e sarà l’alternativa di corso Garibaldi. «Questo – conclude Perini – per dare anche la possibilità ai lonatesi di camminare tranquillamente in centro. Allargheremo l’area del mercato del giovedì e approveremo il piano viabilistico per il prossimo anno».

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