martedì, Maggio 7, 2024
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Fra i vari ristornati che hanno aderito all’iniziativa enogastronomica legata al Groppello vi è stato il ristorante “Corte Francesco” di Montichiari.

Un piatto con il Groppello

Fra i vari ristornati che hanno aderito all’iniziativa enogastronomica legata al Groppello vi è stato il ristorante “Corte Francesco” di Montichiari. Un ritorno felice per i “giurati” della “Confraternita del Groppello” che lo scorso anno, dopo i scrutini delle varie serate avevano conferito a questo ristornate il primo premio per il servizio di sala. Nelle regole del concorso “Un piatto con il Groppello” infatti oltre ai premi riguardanti i piatti proposti sia per il primo che per il secondo vi è un premio particolare, ed importantissimo, legato al servizio. Un premio questo che dovrebbe indurre molti dei ristoratori a dedicare maggior attenzione proprio alla qualità, oltre che dei piatti ovviamente, anche del servizio che fa parte intergate della ristorazione. A Montichiari, da Corte Francesco, il servizio di sala è coordinato dallo chef Emanale Ravelli che con il suo staff cura ogni dettaglio sia nella preparazione della sala che nel servizio. Dietro le quinte invece un altro grande esperto dei fornelli è Stefano Accorsini che, nel corso della serata, non ha mancato di stupire sia i componenti della commissione che gli stessi ospiti del ristorante. Gia l’avvio, dopo un suntuoso e gustoso aperitivo a buffetti nel giardino dell’immenso parco, era stato all’altezza della situazione e faceva ben sperare per il prosieguo della serata che si apriva con una “scaloppa di fegato grasso d’anatra (testuali parole e non come spesso accade in francese) con mele caramellate allo zafferano pan brioche alla cannella e riduzione al balsamico”. All’eccezionalità di questo piatto è stato abbinato il Groppello “Muracca” delle cantine Berardi. Al Groppello “vigneto Arzane” di Pasini Produttori invece lo chef Accorsini ha pensato di abbinare uno splendido piatto di “pappardelle di mais al profumo di tartufo con funghi porcini, spinaci novelli e pomodorini al forno su crema delicata al Bagoss”: roba da mille e una notte!. Ma non è finita! perché subito dopo una leccornia di “guancialetto di vitello brasato al rosso del Garda con schiacciata di patate all’olio di oliva e verdure saltate in padella” sapientemente accompagnato da Groppello classico dell’Azienda La Guarda dei bravi Negri di Muscoline. Una serie di piatti in crescendo che ha mandato in visibilio tutti quanti e, sicuramente piatti questi da riprovare vista anche la sapiente e sagace astuzia di Stefano nell’utilizzare, nelle sue elaborazioni, prodotti tipici della nostra terra. E, per concludere, una “crema perfetta al mandarino con petali di ananas caramellati ed insalata di rabarbaro finocchi e pomodori canditi” con un “Sol Do Re” della Provenza che richiamava veramente un insieme di note musicali dedicate alla “gioia” del ben mangiare e del buon bere! Complimenti.

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