venerdì, Aprile 19, 2024
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Da ieri esposto in parrocchia lo Stanhope di Luigi Maestri

Un torchio artistico di 200 anni

Da ieri è possibile ammirare a Sirmione l’antico e prezioso torchio Stanhope, donato dal compianto Luigi Maestri alla Parrocchia sirmionese.Costruito nel 1807, lo Stanhope è una macchina diventata, grazie a Luigi Maestri, il simbolo di un modo di stampare che privilegia la bellezza alla rapidità, la durata all’effimero. Acquistato dall’illustre tipografo a Genova, dopo aver stampato i diari di bordo, divenne per Maestri «la sua altra metà, una simbiosi, come Coppi con la sua bicicletta». Attraverso i caratteri dello Stanhope sono nati volumi preziosi, apprezzati da tutti coloro che amano la carta stampata. Nel 1992 uscì un volume monografico su Maestri, disponibile in consultazione nella stessa saletta dove sarà esposto il torchio: riporta i personaggi che passarono nel «salotto di Maestri», da Montale a Ungaretti, da Quasimodo a Pietro Chiara, da Buzzati a Indro Montanelli. Tutti concordi nel fatto che Maestri creava libri gioiello.«Maestri – spiegato don Evelino promotore dell’iniziativa – donò alla parrocchia di Sirmione lo Stanhope con l’intento di tramandarne il valore e coltivando il desiderio che potesse essere messo in funzione. La parrocchia ha messo a disposizione il teatrino ed il lavoro di alcuni giovani (come Eddi, Angelo e Suresh) ha consentito allo Stanhope di essere di nuovo funzionante».

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