martedì, Dicembre 5, 2023
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Una folla contro la guerra

Nonos­tante il fred­do pun­gente, mer­coledì sera a Vil­lan­uo­va sul Clisi cir­ca 1500 per­sone han­no sfi­la­to per la pace. Nel cor­teo, lun­go almeno 300 metri e illu­mi­na­to da centi­na­ia di fiac­cole, era­no pre­sen­ti molti gio­vani. In piaz­za Fal­cone-Borselli­no alle 19,30, ora fis­sa­ta per l’inizio del­la man­i­fes­tazione con­tro la guer­ra, è arriva­to pun­tuale anche Alex Zan­otel­li, il mis­sion­ario com­bo­ni­ano divenu­to ormai un sim­bo­lo per i non vio­len­ti e quan­ti si oppon­gono alle forme di ingius­tizia sociale ed ai mod­el­li imper­an­ti del con­sum­is­mo. Alex, cop­er­to con una sem­plice fel­pa e san­dali ai pie­di sen­za calze, ha abbrac­cia­to un grup­po di bam­bi­ni che sven­tola­vano bandiere del­la pace, ha salu­ta­to gli ami­ci del Social Forum ed i rap­p­re­sen­tan­ti del­la Giun­ta comu­nale, con il sin­da­co Bor­to­lo Bel­li e l’assessore alla cul­tura Erman­no Com­in­ci­oli, e quin­di si è pos­to alla tes­ta del cor­teo. Ha avu­to così inizio il lun­go giro dei paci­fisti per le strade di Vil­lan­uo­va, una man­i­fes­tazione orga­niz­za­ta dall’Amministrazione comu­nale e dal Social Forum di Gar­da e Valsab­bia, oltre che dal­la Con­sul­ta delle asso­ci­azioni di Vil­lan­uo­va. Il cor­teo ha cre­ato qualche intop­po sul­la statale 45 bis, ma il traf­fi­co durante la man­i­fes­tazione è sta­to rego­la­to dai Vig­ili urbani, che han­no devi­a­to le auto su per­cor­si alter­na­tivi. Ver­so le ore 21 i paci­fisti si sono radunati all’interno del cin­e­ma Coral­lo, gremi­to all’inverosimile, per ascoltare le parole di Alex Zan­otel­li. Il mis­sion­ario com­bo­ni­ano, che ha trascor­so 12 anni nelle barac­copoli di Nairo­bi in Kenya, ha esor­di­to facen­do i com­pli­men­ti agli orga­niz­za­tori del­la man­i­fes­tazione paci­fista. Indi­can­do i pan­nel­li col­orati che ador­na­vano tutte le pareti del cin­e­ma Coral­lo, preparati dagli alun­ni e dalle maestre delle scuole ele­men­tari, Alex Zan­otel­li ha ricorda­to che il futuro è nelle mani dei gio­vani e dei bam­bi­ni. «Ques­ta sera abbi­amo com­pi­u­to un gesto grande come comu­nità — ha sot­to­lin­eato Zan­otel­li — risveg­lian­do le coscien­ze anche di col­oro che ci guar­da­vano pas­sare sot­to le loro finestre. Ho vis­to con gioia tante bandiere delle pace appese ai davan­za­li. Vivi­amo in tem­pi dram­mati­ci e quel­lo di cui abbi­amo bisog­no è credere in noi stes­si, nel­la forza delle nos­tra azione col­let­ti­va, diret­ta ver­so un obi­et­ti­vo di bene comune». Zan­otel­li ha inchioda­to alle sedie tut­ti i pre­sen­ti, rac­con­tan­do i dram­mi vis­su­ti in pre­sa diret­ta nei 12 anni di Koro­go­cho. «In mez­zo ai poveri del Kenya — riconosce Zan­otel­li — ho riscop­er­to Dio. Ho toc­ca­to con mano, nelle tragedie quo­tid­i­ane, tra vio­len­za, pros­ti­tuzione e mor­ti di Aids, che Dio non abban­dona i poveri, ma assume il loro volto. Non dimen­ticherò mai il volto di una gio­vane, costret­ta per anni alla pros­ti­tuzione, che pri­ma di morire, a me che le chiede­vo dove fos­se sec­on­do lei il Volto di Gesù in mez­zo a tan­ta dis­per­azione, mi rispose radiosa: sono io il volto di Cristo». «Vivi­amo in una soci­età glob­al­iz­za­ta dom­i­na­ta dal denaro — osser­va Zan­otel­li -, suben­do una cul­tura che intende far­ci diventare solo con­suma­tori, tubi diger­en­ti. Una soci­età che si basa sul­lo sfrut­ta­men­to dei poveri (ogni anno 40 mil­ioni di per­sone muoiono di fame), sui facili guadag­ni del­la finan­za e sulle spese mil­i­tari. Bush vuole la guer­ra con­tro l’Iraq. Ma non è già scop­pi­a­ta la guer­ra? Non è già in atto da anni la guer­ra con­tro i poveri, costret­ti a vivere con meno di un dol­laro al giorno? In Europa spendi­amo più di due dol­lari al giorno per ogni nos­tra muc­ca e il sosteg­no all’agricoltura: se i poveri potessero scegliere, vor­reb­bero rinascere nelle stalle europee!». «Ma noi pos­si­amo cam­biare questo sta­to di cose — ricor­da Zan­otel­li — se cred­er­e­mo che ogni uomo è un bene irripetibile, che la felic­ità sta nel risco­prire le relazioni inter­per­son­ali, nel vivere la ric­chez­za delle nos­tre diver­sità. Se tut­ti insieme, quan­do entri­amo al super­me­r­ca­to, com­pire­mo scelte di con­sumo criti­co e respon­s­abile, boicot­tan­do i prodot­ti delle multi­nazion­ali». Al ter­mine del­la con­feren­za i volon­tari del negozio del Com­mer­cio equo e sol­i­dale di Gavar­do han­no offer­to a tut­ti un rin­fres­co, con torte e vin brulé. Così l’incontro con Alex Zan­otel­li si è pro­trat­to fin qua­si a mez­zan­otte.

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