domenica, Aprile 28, 2024
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Il Consiglio comunale rimuove gli ultimi ostacoli burocratici alla costruzione. Lavori al via in estate, la consegna entro la fine del 2003

Velodromo: pronti allo sprint

Si è parlato del progettato velodromo, ma anche delle commissioni, nella seduta di lunedì sera del consiglio comunale di Montichiari: era la prima riunione dell’anno. Partiamo dal primo tema, da un progetto di grossa portata del quale si parla da tempo. La delibera relativa al velodromo provinciale ha di fatto tolto di mezzo gli ultimi ostacoli burocratici esistenti, e ha spianato la strada verso la realizzazione della struttura sportiva: i lavori relativi inizieranno nei prossimi mesi, in estate, nell’area a ridosso del Palageorge grazie al finanziamento di 3800 milioni di lire messo a disposizione dalla Provincia. L’impianto ciclistico, lo ricordiamo, sarà dotato di due tribune, una coperta e l’altra scoperta, e di due curve gradinate che potranno ospitare ben 3000 persone. La pista sarà lunga 250 metri e larga 7.35, con l’aggiunta di 75 centimetri riservati alla fascia di riposo. Avrà una pendenza del 13 per cento, e l’anello verrà realizzato a 5 metri sotto il livello del terreno: un accorgimento necessario per consentire il corretto svolgimento delle corse anche in presenza di vento. Il grande stadio per il ciclismo sarà naturalmente dotato anche di tutte le infrastrutture necessarie, vale a dire ampi spogliatoi, servizi generali e impianti elettrici. Dell’inizio dei lavori abbiamo già detto, mentre per quanto riguarda i tempi del cantiere, si prevede che la consegna della struttura avverrà entro la fine del 2003. A proposito di ciclismo proprio domenica scorsa si è conclusa nell’area del Centro fiera la rassegna dedicata al settore, ovvero «Expociclo», con la partecipazione di numerose compagini bresciane e di campioni bresciani, ma anche nazionali. E se vogliamo, le iniziative espositiva come questa potrebbero rappresentare una risposta, almeno parziale, a chi teme che il velodromo possa diventare una «cattedrale nel deserto». Insomma, il via libera all’impianto è stato dato. Ma la seduta consiliare si è occupata anche di altro. Il consiglio doveva infatti decidere relativamente al rinnovo della commissione elettorale: uno scoglio che non poteva più essere aggirato. In base alla legge 340 del 2000, i membri della commissione devono infatti passare da 4 a 6 nei comuni che hanno più di 10 mila abitanti. E invece di aggiungerne solo due, il consiglio comunale ha scelto di eleggerli tutti, attribuendo tre posti alla maggioranza (Mutti, Tonoli e Zanardelli) e altrettanti alle minoranze (Bertolini, Tosoni e Visconti). Il nuovo organismo si riunirà per la prima volta il 31 gennaio alle 12.30. Un’altra decisione da prendere era quella relativa alla Fondazione Amedeo Pedini, nella quale il consiglio comunale ha nominato all’unanimità un nuovo membro al posto della professoressa Nunzia Granelli Longarato. Su proposta della maggioranza è stata eletta Elena Zanola, assessore alla Cultura, mentre dai banchi della minoranza la capogruppo del Ppm Stefania Mosconi ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro svolto dalla Granelli, e ha sottolineato «l’importanza per Montichiari di fondazioni come l’Amedeo Pedini e la Grazioli, importanti per il sostegno che garantiscono agli studenti più meritevoli». Gli altri due membri della Pedini rimangono il professor Gabriele Calciolari (nominato dal Provveditorato agli Studi) e il senatore Mario Pedini, che dell’organismo è presidente

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