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Vernissage della retrospettiva per il 25° della morte di Floriano Casari, pittore lonatese

 La Fondazione Madonna del Corlo e l’associazione Amici del Corlo di Lonato del Garda, con il patrocinio del Comune lonatese, organizzano una mostra dedicata al pittore Floriano Casari (1927 – 1985), nella Chiesa del Corlo.L’inaugurazione si è svolta venerdì 10 settembre 2010, dopo la Santa Messa, nella ricorrenza del 25° della morte dell’artista lonatese. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 22 settembre, in orario 9.00 – 22.00. Come ha riferito il presidente della Fondazione Madonna del Corlo, l’assessore Nicola Bianchi, «con questa mostra intendiamo ricordare un grande artista lonatese. Le sue opere saranno esposte nella sala del coro della Chiesetta del Corlo, un luogo splendido, anche grazie al lavoro gratuito e alla dedizione costante degli Amici del Corlo, che con passione curano e tengono vivo questo tesoro del patrimonio lonatese».Qualche cenno sulla vita di Floriano Casari (1927 – 1985)Scolaro indocile e studente di scarso profitto, fu segnalato nel 1949 per un sapido disegno di illustrazione, nell’ambito di un concorso tra bande musicali indetto per il ritorno delle campane. Dal giugno del ‘51 ricevette la “menzione d’onore  per aver frequentato il corso di Prima Super di Pittura” del Consorzio per l’istruzione tecnica di Milano. All’inizio del ’52 fu premiato dal Rotary Club di Brescia, per un suo disegno in bianco e nero.Da questi riconoscimenti ottenuti in età giovanile, tutta la sua vita si dipanò tra la tavolozza e la pittura; con i suoi colori e i suoi disegni, fu protagonista di importanti avvenimenti storici e sociali, a Lonato del Garda e non solo.Nel 1952 e 1953 partecipò a mostre collettive presso il Palazzo della Loggia di Brescia; a Milano frequentò poi anche l’Accademia di Brera, ma non concluse gli studi.Tornato al suo amato paese, Lonato, iniziò a dipingere con ardore e accanimento su tela, cimentandosi anche come decoratore e grafico. Suo è infatti il più famoso dei simboli della Fiera di Lonato e dei manifesti del 1962. In quegli anni estese la sua arte e il suo talento anche ad altri ambiti: si dedicò a disegnare manufatti artigianali , incise acqueforti, modellò statue di argilla, decorò ceramiche e disegnò cartamodelli.Nel 1975 a San Felice del Benaco vinse la prima biennale di pittura.Casarì morì prematuramente nel 1985, per un improvviso attacco cardiaco. Ma i suoi amici e chiunque avesse conosciuto la sua arte non smise mai di portarlo con sé.Nella sua pittura ci sono soggetti che ritornano, i suoi preferiti: alberi sgraziati e secchi, anziani, bambini e persone meno fortunate, ma anche animali, paesaggi, mercati e scorci di paese… Nel ritratto, la sua mano eccelle per la preparazione nel disegno e per la precisione fisognomica che contraddistinsero l’artista. I suoi soggetti preferiti erano i bambini, i giovani, gli anziani e, naturalmente, le sue tre figlie, Raffaella, Floriana e Cristina. “Olii, pastelli, acquerelli supportano le sue esigenze espressive in un turbine di varianti tecniche con pochi ed essenziali assestamenti di stile”, scrivono gli Amici del Corlo nella presentazione di questa mostra dedicata a Casari. Un grazie particolare, per la ricostruzione della storia e dell’arte di Floriano Casari, vanno a Osvaldo Pippa e al suo archivio storico, alla sorella e alle tre figlie dell’artista, all’amico Gions.

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