venerdì, Aprile 26, 2024
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Da Padenghe a Limone, è il Garda il più colpito

A macchia di leopardo la tempesta in Valtenesi

Sette ettari di vigneti parzialmente compromessi dalla grandine, scantinati e autorimesse danneggiati dagli allagamenti, cornicioni tetti e canali di gronda divelti dal vento, tapparelle, carrozzerie di automobili e barche lesionati da chicchi di ghiaccio grandi come nocciole. E il peggio, secondo gli esperti, deve ancora arrivare. In provincia si contano i danni provocati dal maltempo con l’orecchio teso ai bollettini meteo. I violenti temporali che l’altro pomeriggio si sono abbattuti su gran parte della provincia sarebbero infatti solo l’avanguardia di una ondata di maltempo che, alimentata da un flusso di aria instabile, dovrebbe investire il Bresciano in queste ore. Invece della tradizionale pioggia di stelle di San Lorenzo potrebbero insomma cadere pietre di ghiaccio. Le stesse che giovedì pomeriggio hanno bombardato il Garda e la Valvestino infierendo sulle coltivazioni di viti ma anche sulle barche e le auto dei turisti. La mappa dei danni comprende anche i comuni della Bassa occidentale, mentre il resto della pianura e le valli sono state risparmiate dalla tempesta ma anche dall’abbassamento della temperatura legato alle precipitazioni. Nonostante l’intensità dei temporali, la lista dei danni è contenuta – con la sola eccezione di Moniga , dove le prime stime parlano di un disastro da 14 miliardi – e comunque spalmata e diluita su una vasta area di territorio. Il dazio maggiore, ma non è una novità, lo ha pagato l’agricoltura, in particolare i vigneti. Fortunatamente la percentuale di raccolto perduta e risibile secondo le prime stime effettuate dai funzionari della Provincia che hanno subito effettuato dei sopralluoghi. «Non ci sono state segnalate situazioni particolarmente gravi» conferma Giampaolo Mantelli, assessore all’Agricoltura del Broletto. Epicentro della tempesta che ha flagellato il Benaco la dorsale rivierasca compresa tra Padenghe e Salò . I danni maggiori si registrano in terrazzamenti di vitigni millesimati che dalle località Chizzoline e Soiano diradano fino a Moniga, il comune più colpito. Secondo calcoli approssimati per difetto, sarebbero andati complessivamente distrutti 40 quintali di uve pregiate. Per lo più si tratta di piccoli vigneti privati destinati a produzione di vino per consumi domestici. Altri vigneti parzialmente compromessi sono stati segnalati a Pratello , Picedo , Soiano , Muscoline e Polpenazze . A Solarolo la grandine ha distrutto una serra per prodotti di flori-orticultura danneggiando anche il sistema di illuminazione. A poca distanza in località Montinelle è stata azzerata l’attività di un apicolture: 12 le arnie distrutte e le api disperse o morte per una perdita stimata in oltre 30 milioni. Agricoltura ferita sia pure di striscio così come le abitazioni. A Toscolano la caduta di un cipresso di 15 metri di altezza a Villa Adele ha danneggiato una ringhiera. Sul litorale che corre da Moniga a Gardone Riviera si contano una ventina di barche ammaccate seriamente dalla grandine. Un cabinato ormeggiato a Manerba è parzialmente affondato per una falla apertasi a prua: non è ancora chiaro però se l’imbarcazione sotto la spinta del vento abbia urtato un altro natante o uno scoglio o se invece si tratti di un problema indipendente dal maltempo. Alle prime luci dell’alba di ieri è stata recuperate e trainata in cantiere per la riparazione. Impossibile calcolare invece il numero delle carrozzerie o dei parabrezza di automobili segnati dai chicchi di ghiaccio, che hanno raggiunto una circonferenza di 4 centimetri. Nel solo parcheggio di un camping di Padenghe ne sono state danneggiate 50 autovetture. A Puegnago il vento ha divelto alcune tegole di una abitazione di Raffa e un paio di canali di gronda in via Panoramica. In questo caso è stato necesasrio l’intervento precauzionale dei Vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza un cornicione. Problemi anche a San Felice con vetri rotti e infissi danneggiati dal temporale soprattutto nella zona del porto ma anche in via Zublino. Capitolo smottamenti. Cadute di fango e detriti di varia portata si segnalano a Barbarano di Salò, Gaino , Oldesio , Pieve e Limone dove, oltre a un paio di scantinati di alberghi invasi da acqua mista a terra, la caduta di piccoli detriti sulla Gardesana ha fatto temere per una frana. Sopralluoghi dei Vigili del fuoco anche in località Pieve, Oldesio e Muslone hanno evidenziato che non esistono pericoli. Sposandosi a occidente, Mazzano lamenta danni per il temporale. Oltre alla caduta dell’albero che ha distrutto un garage a Ciliverghe , nel comune sono 15 tra case e capannoni artigianali gli edifici dove sono stati danneggiati i canali di gronda e i tetti. Allagamenti e danni minori anche a Rezzato , Nuvolento , Nuvolera e Bedizzole . La grandine ha investito a macchia di leopardo anche qualche paese al confine con la provincia di Bergamo: le segnalazioni di danni, peraltro limitati, sarebbero tuttavia circoscritti a strutture private a Castrezzato , Castelcovati e Rudiano . Lo stato di allerta maltempo proclamato dalla Regione rientrerà solo questa sera.

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