venerdì, Aprile 26, 2024
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Castiglione, bufera sulla tangenziale «Pagate gli indennizzi per gli espropri»

Agricoltori, ultimatum all’Anas

Nel 1993, per consentire la costruzione della tangenziale, hanno dovuto cedere parte dei loro terreni. A distanza di otto anni non hanno ancora ricevuto l’indennizzo concordato. Ora gli agricoltori, dopo aver minacciato fuoco e fiamme, hanno deciso di passare dalle parole ai fatti. Con la consulenza di un legale e della Coldiretti hanno intimato l’immediato pagamento.Lo hanno fatto con una lettera all’Anas di Milano e all’impresa che ha eseguito i lavori. Per conoscenza, ne hanno inviato una copia anche al prefetto.Nello scritto fanno in breve la cronistoria degli avvenimenti, ricordando tra l’altro che per l’acquisizione dei terreni «non è mai stata emanato decreto di esproprio e che non è mai stato pagato l’indennizzo concordato». Da qui l’annuncio che «decorsi senza riscontro alcuno 30 giorni dal ricevimento della presente, si procederà ai sensi di legge al fine di ottenere ristoro per l’illegittima occupazione acquisitiva del terreno. A tal fine si chiede fin d’ora il pagamento dell’indennità non corrisposta, con riserva di agire per il risarcimento del maggior danno subìto».Il vicedirettore della Coldiretti Carlo Anselmi ha ricordato che per l’illegittima occupazione di terreno una specifica legge quantifica un consistente risarcimemto dei danni. Ha pure precisato che, trascorsi inutilmente 30 giorni, si potrà pretendere anche una somma aggiuntiva, comprensiva degli interessi maturati. E all’eventuale azione legale sarebbe abbinata una grande manifestazione di protesta.Gli agricoltori interessati a questa interminabile vicenda sono i titolari di una quarantina d’aziende. In tempi abbastanza rapidi hanno ottenuto l’80 per cento degli indennizzi; non hanno però mai ricevuto il saldo, che, secondo un calcolo sommario, dovrebbe aggirarsi complessivamente sul miliardo di lire.Sull’argomento si sono tenute riunioni a ripetizione, specie nell’ultima parte del 2000. I più affollati incontri si sono svolti nell’ex asilo Menghini, presente in qualche circostanza anche il sindaco Arturo Sigurtà, che pure si è mosso con determinazione a livello regionale.A quanto sembra, il compartimento Anas non avrebbe la disponibilità finanziaria per tale pagamento. Potrebbe essere questa la spiegazione del fatto che l’ente per le strade non ha dato corso sinora ai ripetuti solleciti degli agricoltori, delle associazioni di categoria e persino del prefetto (che aveva autorizzato gli espropri).A questo punto non si può affatto escludere che il controverso caso finisca nelle aule giudiziarie.

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