venerdì, Aprile 26, 2024
HomeAttualitàIL BILANCIO DI UN ANNO: Crescono i turisti, ma si fermano di...
Lago di Garda: flessione soprattutto fra gli italiani. Vacanze più brevi, è questa la nuova tendenza che non ha risparmiato la nostra provincia. La Vallecamonica sorride: più 5,44 per cento. Si prediligono gli hotel, calano gli ospiti di appartamenti, r

IL BILANCIO DI UN ANNO: Crescono i turisti, ma si fermano di meno

Più arrivi, meno presenze. I dati ufficiali sui movimenti 2004 dell’assessorato provinciale al Turismo confermano una tendenza ormai diffusa in tutto il Paese: sì alle vacanze, ma meglio se sono brevi e più frequenti nell’arco dell’anno. LA PROVINCIA. Il territorio bresciano, nel complesso, continua ad esercitare una buona attrattiva sia sugli italiani, sia sugli stranieri. Sono stati 1.599.292 gli arrivi lo scorso anno, 4,07% in più rispetto al 2003. In crescita sia il settore alberghiero (+4,84%), che l’extralberghiero (+2,02%). Meno positivo, ma comunque al di là delle aspettative, il dato relativo alle presenze: 7.351.312, 1,43% in meno rispetto al 2003. I turisti che si fermano preferiscono pernottare in hotel (+1,27%), piuttosto che in appartamenti, rifugi, campeggi o bed&breakfast (-4,97%). Una tendenza che riguarda in particolare gli ospiti italiani, le cui presenze negli extralberghieri sono calate del 13,42%. Tra le regioni, la Lombardia continua ancora a fare da padrone assoluto. Si tratta, però, soprattutto di turismo «mordi e fuggi», mentre cresce la propensione dei turisti dal centro Italia a fermarsi sul territorio per periodi più lunghi. Continua a confortare anche la passione degli stranieri per Brescia (+5,66% gli arrivi, +2,21 le presenze). Tiene sostanzialmente il mercato tedesco, al primo posto, calano leggermente le presenze di inglesi e svizzeri, mentre cresce il dato relativo ai turisti provenienti da Olanda, Austria, Belgio, Danimarca e Francia. I mesi più «intensi» sono, come sempre, luglio e agosto; in generale, da aprile a settembre, la provincia registra comunque un numero di presenze superiore a 500mila. I COMPRENSORI. Continua ad essere il Lago di Garda la forza trainante del turismo bresciano. Se pur con una lieve flessione, (-0,46)%, dovuta soprattutto al calo di italiani, sono oltre 5milioni le presenze registrate solo da questo comprensorio nel 2004. Seconda «in classifica» è la Valle Camonica, seguita da Lago d’Iseo, Brescia città, Valle Sabbia, pianura bresciana, Franciacorta, Hinterland Brescia e Valle Trompia. Analizzando più nel dettaglio i dati relativi ai singoli comprensori e quelli degli uffici Iat, alcune evidenze colpiscono più di altre. Cala, innanzitutto, la propensione dei turisti sia a visitare (-1,84%) che a fermarsi (-1,82%) nelle zone del Sebino. Crescono sensibilmente, del 5,44%, gli arrivi in Valle Camonica che, come è noto, è prevalentemente meta di turismo giornaliero. Particolarmente positivo anche per quanto riguarda i pernottamenti è, però, il dato dello Iat di Ponte di Legno. Nell’arco dello scorso anno, infatti, le presenze di italiani sono aumentate ben del 25,09% e quelle di stranieri del 6,87%. Per quanto riguarda la città, trovano riscontro nei dati dell’assessorato i timori espressi negli scorsi giorni dagli albergatori; calano del 6,47%, infatti, i pernottamenti. Una flessione che non risparmia nè gli hotel (-5,31%), nè gli extralberghieri (-10,42%). LE VALUTAZIONI. A fronte di alcuni aspetti confortanti, non si può certo parlare di un’effettiva ripresa . «La congiuntura, generalmente non positiva, incide naturalmente su questi dati», ha commentato il presidente della Provincia Alberto Cavalli, intervenuto ieri in una conferenza stampa con l’assessore al Turismo Riccardo Minini, il presidente provinciale di Federalberggi Paolo Rossi e il direttore di Bresciatourism, Ferruccio Rossi Thielen. «Sappiamo che Brescia è sempre stata conosciuta soprattutto come provincia industriale – ha aggiunto Minini -. E’necessario, invece, valorizzarne le potenzialità, puntando anche su un turismo destagionalizzato». Tante le proposte «buttate sul piatto» dall’assessore. Pacchetti promozionali, un marchio unico per la provincia di Brescia, una strategia di valorizzazione ancora più forte e incisiva del territorio. L’intenzione è, persino, di provare ad applicare sul nostro territorio il modello «Orio al Serio»; sfruttando i voli low cost sarebbe, infatti, possibile incrementare il flusso di turisti stranieri che vengono a fare shopping nelle nostre grandi aree commerciali. Certamente, il recente ingresso della Provincia in Bresciatourism potrebbe avere effetti positivi sul sistema. «Il nostro vantaggio è che possiamo garantire ai turisti un’offerta trasversale – spiega Rossi -; il vero problema, però, è che Brescia non si sa ancora vendere». Archiviati, intanto, i risultati del 2004, lo sguardo va già ai prossimi impegni. «Finchè non si apre davvero la primavera le prenotazioni sono ferme – chiude Rossi -. Sono convinto, tuttavia, che se il tempo ci aiuterà anche per noi sarà una buona Pasqua».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video