venerdì, Aprile 26, 2024
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Domani la cerimonia nell’auditorium, alla presenza delle autorità

Il Cab dona al Vittorialei manoscritti del Vate

Domani la Fondazione del Cab donerà al Vittoriale di Gardone Riviera, in comodato gratuito per 10 anni, rinnovabili, i manoscritti di Gabriele D’Annunzio di sua proprietà.Sarà inoltre presentato il volume sul «Museo della guerra», edito nell’ambito del progetto «Le vie dell’arte». La cerimonia inizierà alle ore 11 con l’alzabandiera in piazzetta Dalmata, all’interno del Vittoriale, e proseguirà nell’auditorium, con gli interventi del presidente Giordano Bruno Guerri e del consigliere Cab Antonio Benedetto Spada. Saranno presenti numerose autorità, tra cui il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica. Al termine verrà portata una corona di alloro al mausoleo, per ricordare il 71° della morte del poeta soldato, avvenuta il 1 marzo ’38.Nel 1987 la casa d’Aste Christie’s di Londra pose in vendita un consistente numero di preziosi autografi di Gabriele d’Annunzio, alcuni dei suoi lavori più importanti come «Le vergini delle rocce», «La vita di Cola di Rienzo», «La contemplazione della morte», «Preludio alle tre parabole del bellissimo nemico», «Il vangelo secondo l’avversario», «Il sogno di un mattino di primavera», «Il sogno di un tramonto d’autunno», «Il ferro». Pier Giuseppe Beretta, vice presidente della Cab, propose l’acquisto.DELL’OPERAZIONE fu incaricato Spada, che si avvalse della collaborazione dello studioso Pietro Gibellini e di Carlo Alberto Chiesa, libraio antiquario milanese. Acquisire quel patrimonio letterario, tornato in Italia il 1 marzo ’88, costò 228 milioni e mezzo di vecchie lire.Fra il ‘90 e il ‘94 la Fondazione Cab decise di pubblicare i manoscritti: una riproduzione anastatica realizzata dalla stamperia Valdonega di Verona, con la quale aveva lavorato lo stesso D’Annunzio. Rilegati in pergamena con astuccio rigido ricoperto in seta blu, i sei volumi, a tiratura limitatissima, sono su carta intonsa: accompagnati da un opuscolo introduttivo di Gibellini, riportano nel centro, in filigrana, il motto «Io ho quel che ho donato». Una delle prime copie è stata consegnata nei giorni scorsi al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.Negli anni scorsi Spada, operatore economico e finanziario, curò nell’ala dello Schifamondo l’allestimento del «Museo della guerra», che raccoglie diplomi, fotografie, medaglie di D’Annunzio (una d’oro, al valor militare, quattro d’argento, una di bronzo), divise (da lanciere di Novara, bersagliere, ardito, generale dell’aeronautica, quella del volo su Vienna e della beffa di Buccari), bandiere, gonfaloni, gagliardetti, ecc.Domani verrà presentato il volume, scritto con Luciano Faverzani, che illustra il materiale esposto. Il museo, inaugurato nel 2001, è stato visitato da 85.000 persone.

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