sabato, Aprile 27, 2024
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Il castello ospita fino al 30 luglio la prima tappa della rassegna nazionale dei “Maestri intarsiatori lignei italiani” a cura di Francesco Lazzar

Nel castello di Desenzano il meglio dell’intarsio italiano

Il castello di Desenzano del Garda accoglie fino al prossimo 30 luglio il meglio dell’intarsio ligneo italiano: 52 opere dei dodici migliori intarsiatori del Belpaese, per tramandare un’arte antica e raffinata. Sono pannelli di ricerca e precisione straordinaria, che diventano opere preziose oltre che “un paradiso per gli occhi”, come le ha definite uno dei tanti visitatori affascinato dalla mostra.

Desenzano è stata scelta come sede della collettiva “Maestri intarsiatori lignei italiani”, prima tappa di un percorso itinerante che toccherà poi altre città d’Italia (Belluno, Palermo, Cremona…), per la sua posizione baricentrica e per l’eleganza del castello. Nelle sale del maniero, spiega il curatore e intarsiatore Francesco Lazzar, «si alternano i lavori di vari artisti con stili moderni e tradizionali. Ho selezionato tre o quattro pannelli per ogni intarsiatore, ma ciascuno ha alle spalle una grande mole di lavoro, spesso più di cento opere, come nel caso di Carletto Cantoni, che ha una produzione di ben 190 capolavori. Sono quasi tutti artisti del nord Italia, che hanno trovato in Desenzano una sede centrale per esporre i loro modelli unici e originali; l’incontro di intarsiatori provenienti da diverse regioni italiane offre un interessante confronto di tecniche e contenuti».

L’intarsio o tarsia lignea è un tipo di decorazione, diffusa già nel Trecento, che si realizza accostando minuti pezzi di legni o altri materiali di colori diversi. Fu definito da André Chastel “il cubismo del Rinascimento”.
Per realizzare un intarsio completo, spiega il curatore, occorrono sei o sette mesi di lavoro e una precisione e attenzione eccezionali. I legni vengono selezionati con cura e, nel caso delle opere in mostra, provengono quasi tutti da produzioni italiane della zona di Cantù.
Espongono le loro opere in castello: Carletto Cantoni, Bruno De Pellegrin, Giovanni De Poli, Nino Gambino, Francesco Lazzar, Luigi Mandelli, Giuseppe Martini, Giuseppe Mazo, Daniele Parasecolo, Alessandro Sun, Carlo e Rita Torri e Silvana Cristofoli.

«Siamo fieri di ospitare a Desenzano – commenta l’assessore alla Cultura e al Turismo Francesca Cerini – una mostra di così elevata qualità, con intarsiatori di fama nazionale che ci rendono partecipi del loro mondo, di una tecnica artigianale antica e quasi magica. È un evento che ben valorizza gli spazi espositivi del castello e che si inserisce perfettamente nel percorso culturale e turistico che porteremo avanti con la nuova amministrazione».

Numerosi i commenti entusiasti già annotati nel libro delle presenze, molti in tedesco e inglese. “Questa mostra – scrive uno dei visitatori – mette in contatto il genio dell’artista, la abilità tecnica e la progettazione dell’opera con la vitalità superba del legno e della forza della natura”.

La mostra ha il patrocinio del Comune di Desenzano ed è realizzata in collaborazione con le gallerie Cassiopea di Roma e Quinta parete di Negrar (Vr). È visitabile tutti i giorni, da martedì a domenica, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30, a entrata libera.

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