Il Palacongressi ospiterà l’1 e 2 febbraio il settimo congresso nazionale degli accompagnatori del Cai Più di 300 partecipanti: ospiti il presidente Bianchi e De Stefani
Riflettori sull’escursionismo
Anche se è ormai passato l’Anno internazionale delle montagne, il 2003 è a sua volta un anno speciale per gli alpinisti: si celebrano infatti il mezzo secolo dalla conquista dell’Everest (compiuta da Edmund Hillary e Tenzing Norkay il 29 maggio 1953) e anche il 140° anniversario dalla fondazione del Club Alpino Italiano, istituito a Torino il 23 ottobre 1863. E’ un’annata dunque, in cui è particolarmente significativo ritrovarsi a riflettere sui progressi e sugli stimoli dell’andare in montagna, tempo di ricorrenze importanti e di riflessioni sul presente e sul futuro. Ecco perché è da sottolineare la brillante iniziativa della dinamica sezione Cai di Desenzano, guidata da Gabriele Lovisetto, che si è assunta l’impegno di organizzare per i primi giorni di febbraio il settimo Congresso nazionale degli accompagnatori di escursionismo, convocato al Palacongressi di Sirmione. Saranno due giornate di confronto e di studio sabato 1 e domenica 2 febbraio, nelle quali saranno esaminati i i diversi aspetti dell’attività escursionistica, dall’approfondimento tecnico e normativo alle novità quali l’introduzione di una nuova e specifica preparazione per gli accompagnatori in ambiente innevato. Per i non addetti, una cosa è senz’altro da sottolineare: si tratta di un evento di richiamo nazionale, che porta valore aggiunto sul Garda in un periodo di bassa stagione turistica. Entrando nel merito, grandi protagonisti saranno gli accompagnatori, una figura alla cui formazione (e continuo aggiornamento) il Cai dedica da sempre molta cura, nella certezza che accompagnatori preparati siano la prima condizione per la sicurezza degli escursionisti. Il convegno vedrà oltre 300 partecipanti provenienti da tutta Italia: davanti alla platea di specialisti e di appassionati si alterneranno i massimi esperti del club per esaminare tutti gli aspetti della didattica e della pratica dell’escursionismo. Si inizia sabato con la relazione sulla condizione attuale dell’accompagnamento in montagna, che sarà tenuta dal presidente della commissione centrale escursionismo, Gianfranco Garuzzo. Seguirà l’intervento di Angelo Bertacche, componente della stessa commissione, dedicata a «La figura e il ruolo dell’accompagnatore». Si valuteranno poi, alla luce dell’esperienza, i risultati dei corsi propedeutici per gli accompagnatori, di cui parlerà Gianni D’Attilio, e ancora delle competenze necessarie per la formazione degli accompagnatori, di cui parerà Silvano Santi, altro componente della commissione centrale. Nel pomeriggio interverrà uno degli ospiti d’onore del convegno: parlerà Fausto De Stefani, alpinista famoso per i suoi quattrodici ottomila (secondo italiano dopo Messner) e ambientalista militante, che proporrà una ricca selezione di diapositive. La mattinata di domenica proporrà alcuni interventi meno specifici, ma pur sempre inerenti l’attività del Club alpino Italiano nel 140° della sua fondazione. Da rilevare la presenza di Gabriele Bianchi, presidente generale del Cai. A Tarcisio Deflorian, vicepresidente della Commissione escursionismo, sarà poi affidata la relazione su «Evoluzione della sentieristica in Italia», poi Enrico Sala, consigliere centrale, farà il punto sulla cartografia escursionistica, e ancora Daniele Chiappa, del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, presenterà il suo manuale «Pillole per l’escursionista curioso». Spetterà al vicepresidente generale, Annibale Salsa, sottolineare con l’ultimo intervento i momenti salienti della gloriosa storia del Cai, con un excursus dai primi passi nel 1863 alla realtà odierna di un club che, in nome della montagna, ha saputo diventare di fatto uno dei più vasti movimenti associativi d’Italia.