Enio Meneghelli, presidente dell’Apt del Garda trentino, non nasconde la preoccupazione per le possibili conseguenze della calata, peraltro annunciata ed attesa, di germanici sul Garda in occasione della Pasqua e degli altri fine settimana di maggio. «La considerazione è semplice. La Navigarda riesce a smaltire più o meno 400 automobili al giorno. Ne attendiamo sei volte tante. Non possiamo permetterci di avere qualche centinaio di veicoli in fila a sostare sulle strade della Busa, già intasate per il traffico «normale». E dobbiamo evitare allarmismi e scandali, tanto facili da innescare quanto deleteri nelle conseguenze. L’unica soluzione onesta è quella dell’informazione chiara agli automobilisti. Dobbiamo riuscire far sapere a chi si incolonna dal Brennero diretto sulla sponda occidentale del Garda, che stiamo davvero lavorando per loro. La prossima volta (e ci sarà una prossima volta dato che si tratta d’una clientela che conosce i luoghi e li sceglie a ragion veduta) potranno filare sul velluto, sicuri, in una botte di ferro». L’Apt appoggia l’iniziativa di segnalare sull’Autobrennero le difficoltà. Per conto suo, ha deciso di contattare due grossi tour-operators, in Italia ed in Germania, per trovare anche presso di loro l’appoggio necessario. A conoscerlo, l’intoppo, è anche facile evitarlo.
Le conseguenze dello sbarramento preoccupano Meneghelli
L’Apt in cerca d’aiuto dai tour operators
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