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MONDIALI. L’arrivo delle prove a cronometro sarà spostato secondo le richieste del regista Rai Tomassetti: «È indispensabile per valorizzare le bellezze dei luoghi»

L’arcobaleno sul lungolago

«Il sogno è far partire le prove a cronometro del campionato del mondo da un pontile, con alle spalle il lago, le barche, le vele». Giancarlo Tomassetti, il regista Rai che tanta importanza ebbe, nel 1999, nella diffusione di una buona immagine di Verona, non coronerà, probabilmente il sogno, ma sta ottenendo il risultato voluto: far arrivare le prove a cronometro sul lungolago di Bardolino. La decisione finale spetta all’Unione ciclistica internazionale (sarà a Verona e Bardolino il 9 e 10 settembre), ma gli organizzatori sosterranno la proposta con una relazione (che Agostino Omini vaglierà il giorno 27 e presenterà a Losanna il 30 agosto) che seguirà al sopralluogo fatto lungo il percorso delle prove a cronometro. «Durante il primo sopralluogo – ricorda Giancarlo Tomassetti – erano emersi alcuni problemi per le prove di Bardolino. Il primo era relativo alle date in quanto l’Unione ciclistica internazionale aveva ipotizzato sei giorni consecutivi di gare, tra Bardolino e Verona, senza giorni di intervalli. Per noi Rai, invece, è indispensabile, per spostare i mezzi tecnici, che ci sia un giorno senza gare, a conclusione delle prove a cronometro». La richiesta è stata accolta, per cui il meeting iridato avrà inizio lunedì 27 settembre 2004 a Bardolino con la prima delle prove a cronometro, che si susseguiranno anche martedì e mercoledì. Il 30 settembre sarà giorno di riposo, prima delle prove su strada, in calendario nei giorni 1, 2, 3 ottobre 2004. Il secondo problema riguardava il punto di partenza e arrivo delle cronometro. «L’ipotesi fatta – precisa Tomassetti – è tecnicamente giusta, ma non soddisfacente a giustificare i luoghi. Partire, arrivare e percorrere strade distanti dal lago, non renderebbe giustizia al Garda. Il tentativo, allora, è individuare altre posizioni di partenza e arrivo, da sottoporre alla valutazione tecnica dell’Unione ciclistica internazionale perchè venga accolta l’istanza del riconoscimento delle bellezze paesaggistiche dei luoghi». Per Tomassetti, insomma, è «indispensabile partire e arrivare lungo il lago, altrimenti sarebbe come correre a… Vercelli o Caltanissetta». Così, dopo il sopralluogo, valutando le diverse possibilità «faremo la proposta – riferisce Battista Cailotto del comitato organizzatore dei Mondiali – si arrivi sul lungolago di Bardolino, provenendo da Cisano». «La partenza, invece – precisa Cailotto – resterà dove era stata fissata, come era stato deciso dall’Uci, nella zona del parcheggio. Ci sarebbe stata la possibilità di partire dal lungolago, ma a scapito della presenza di necessari mezzi tecnici». Tomassetti ha visionato i quattro percorsi delle prove contro il tempo e sono stati individuati i punti dove saranno poste le telecamere (tre lungo la salita di Costermano, tre sulla salita della Sega in frazione Campara e tre a Bardolino, nei pressi del frantoio). Si tratta di punti di rilevamento cronometrico. «C’era bisogno – spiega il regista Rai – di posizioni cronometriche comuni ai percorsi in modo non fossimo costretti a continui spostamenti di mezzi, da un giorno all’altro. I punti di cronometraggio intermedi vanno ottimizzati». Tomassetti conferma che «si sta perfezionando un sistema che ha già dato ottimi risultati nel 1999, aumentando l’attenzione ai luoghi delle corse, in modo da non valorizzare solo l’aspetto tecnico, ma quello paesaggistico, ambientale, culturale, storico, peculiarità che abbondano a Verona e sul lago di Garda».

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