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Casa di riposo Bianchi. Ultimata la nuova ala

Otto stanze, domani l’inaugurazione

Domani, alle 10.30, si inaugurerà la nuova ala della casa di riposo «Giovan Battista Bianchi» di Toscolano Maderno, che verrà intestata a Paolo Nino Gaoso. Sono state costruite otto camere nuove, da due posti ciascuna: quattro al primo piano e altrettante al secondo, con i relativi servizi. Un intervento costato 701.444 euro, con l’aggiunta di una variante di 95.400 euro per lo spostamento delle suore nei locali lasciati dal cappellano. Con una spesa di circa un miliardo e mezzo di vecchie lire, i posti letto sono ora diventati 80, di cui 47 per non autosufficienti e 33 per autosufficienti. Appalto vinto a suo tempo dalla Regramar di Massa Carrara, che ha affidato l’esecuzione dei lavori alla società Alto Garda di Salò. Progetto del geometra Luciano Boschi. «E l’arredo – spiega Camillo Chimini, presidente della casa di riposo, da poco diventata una Fondazione – è completamente nuovo. Gli ospiti hanno avuto qualche disagio, che è stato sopportato con pazienza. Abbiamo inoltre rimesso a nuovo la chiesetta (lampadari, pavimenti levigati, eccetera). A settembre toccherà al secondo lotto, cioè la sistemazione della parte vecchia. L’attuale sala da pranzo al piano terra, vicino alle cucine, sarà trasformata in una grande hall. Al primo piano ricaveremo il reparto di infermeria, il bagno assistito e la sala da pranzo. Stesso discorso al secondo, però con un locale comune. La Regramar ha vinto anche questa gara di appalto. Spesa di circa 820 mila euro. Per quanto riguarda il terzo e ultimo lotto, dovremo mettere a norma entro il 31 dicembre 2006 la centrale termica, senza dimenticare l’aria condizionata nelle parti comune. Onere di 130 mila euro». La Fondazione impegna una cinquantina di persone: 37 dipendenti (26 assistenti socio assistenziali, 7 cuoche, 2 impiegati amministrativi, 2 addetti alla manutenzione), due suore e un buon gruppo di consulenti (il direttore sanitario Gianfranco Procopio, il fisiatra Giuseppe Olivari, tre medici reperibili, due fisioterapisti, un callista, un animatore, tre infermiere nell’arco delle 24 ore). Oltre che da Chimini, ex numero 1 sia dell’azienda di soggiorno che della Confraternita del Groppello, il consiglio di amministrazione è composto da Attilio Apollonio, vice, ex sindaco di Toscolano Maderno, da Maria Calzoni, Giuliano Ivan Capuccini e don Leonardo Farina. Revisore dei conti: Giuseppe Avantaggiati. Tutti nominati dal sindaco, in base alla legge Bassanini e allo statuto approvato dalla Regione. «Dopo avere ricordato il grande impegno dell’attuale presidente onorario, Giorgio Bombardieri, rimasto in carica per 16 anni, che a suo tempo ha avviato la trasformazione dell’edificio – interviene il sindaco Paolo Elena -, vorrei sottolineare la soddisfazione per l’andamento della gestione Chimini, in assoluto equilibrio finanziario. L’ambiente è confortevole, e le rette (925 euro mensili per autosufficienti, 1.080 per non autosufficienti), tra le più basse dell’intera provincia, sono immutate da quattro anni. Noi abbiamo quindi deciso di rimanere vicini alla casa di riposo, dando un buon contributo, affinchè non debba dipendere dai mutui bancari». Il comune ha deciso di destinare alla Fondazione una parte del ricavato delle vendita di un terreno di 38.416 metri quadri nella località collinare di Gaino, dove si potranno costruire edifici residenziali per 8 mila metri quadrati, equivalenti a una volumetria di 24 mila metri cubi (almeno un centinaio di appartamenti). L’asta, il cui prezzo base è di sei milioni di euro, pari a circa undici miliardi e mezzo di vecchie lire, avrebbe dovuto svolgersi mercoledì 27 luglio, ma è andata deserta. Verrà riproposta entro un mese, senza ridurre l’importo.

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