Oggi sulla sponda veronese del lago di Garda, aprirà la «Sagra dei osei» di Cisano di Bardolino, che richiama migliaia di appassionati. Durerà una settimana, dato che chiuderà giovedì 9. Questo il programma che prevede, ogni giorno, alle 18.30 l’apertura degli stand gastronomici e, alle 21, il piano bar al porto. Oggi, alle 21, l’arrivo in parata delle auto personalizzate del Virtual Club. Alle 22 concerto del gruppo Castadiva (teatro tenda). Domani, sabato, apertura della mostra ornitologica divulgativa, nelle ex scuole elementari (ore 15), e di quella dedicata ai bonsai (18). Alle 21.30 concerto degli Homo Sapines. Domenica, alle 7.30, gara di caccia pratica per cani da ferma senza sparo su fagiani e starne, in località Modena. Alle 8.30 gara podistica non competitiva su due percorsi, di 7 e 15 chilometri. Alle 11.15 concerto con le campane della chiesa, eseguito dalla squadra locale. Alle 16 dimostrazione di volo con i falchi, e lezione in materia, a cura del gruppo di Marostica. Alle 21 serata danzante con l’orchestra spettacolo di Morena Santamaria. Lunedì, alle 21, musica con «Viviana e pagine d’album». Mercoledì 8 settembre, giorno della sagra, si comincerà alle 6.30 del mattino, nel parco di villa Marzan e in via Fontane, con la gara fra le migliori primavere di merlo, tordo bottaccio, sassello, fringuello, allodola. Poi toccherà a fanelli e cardellini. Alle 7 aprirà la mostra mercato delle attrezzature venatorie, di quelle agricolo-enologiche, della selvaggina di allevamento, degli animali da cortile, degli uccelli da richiamo. Saranno esposti anche fucili da caccia. Anche i cuochi cominceranno a sfornare piatti di mattino presto. Alle 11 gara di chioccolo, con zufolo e senza: fischiatori giunti da ogni parte d’Italia imitano il verso degli uccelli. Alle 11.15 altro concerto campanario. Alle 21 serata musicale con Gianruggero. Giovedì la conclusione: alle 21 le danze con l’Orchestra di Yanos Trevaini; alle 23.45 lo spettacolo pirotecnico sul lago. Sorte nel XII secolo nell’Italia del Nord (più investita dal flusso migratorio degli uccelli), a supporto della pratica popolare dell’aucupio, le fiere venatorie si svolgono ogni anno in un centinaio di località, pur con i mutamenti dovuti ai tempi ed alle sopravvenute restrizioni legislative. Del passato è rimasto immutato il fascino delle gare canore (all’alba) tra le migliori primavere.
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Non solo caccia, ma anche momenti enogastronomici e divulgativi
«Sagra dei osei» a Bardolino tutto il lago attorno ad un piatto
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