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Lunedì cerimonia in municipio per la festa di San Carlo Dirige l’istituto della Croce rossa, che ospita bimbi in difficoltà

Salò, il «Premio Gasparo» assegnato a suor Vincenza

In occasione della ricorrenza del patrono di Salò (San Carlo), lunedì 4 novembre, alle ore 17, nella sala consiliare del Palazzo municipale di Salò, verrà assegnato a suor Vincenza Assunta Corti il premio Gasparo. La «madre» dirige l’Istituto della Croce Rossa Italiana, in viale Landi, nel quartiere del Carmine, vicino all’autosilo e al Laurin. E’ arrivata sul lago di Garda nell’83. Allora la struttura si chiamava «Casa della fraternità». Accoglieva bambini di tutto il mondo (slavi, africani, asiatici), spesso costretti a fuggire da situazioni terribili: la guerra, la fame, la solitudine. Alcuni privi di famiglia; altri con la mamma, in attesa di un ricongiungimento affidato alla burocrazia e alla buona sorte. Molti i ragazzi italiani, mandati dalle forze dell’ordine, dalla Questura o dai Servizi sociali territoriali, con decreto del Tribunale. Spesso vittime innocenti di situazioni familiari delicate. In alcuni casi figli di immigrati regolari o in attesa di permesso di soggiorno, che faticano a trovare lavoro, alloggio e accoglienza. Il palazzo, costruito nel 1932, sotto l’auspicio del principe Umberto Di Savoia, in passato venne utilizzato come centro climatico. La scorsa primavera sono stati ultimati i lavori di ammodernamento. Adesso è organizzato in quattro Comunità: «Bucaneve» (bambine fino a 10 anni), «Palma» (i maschi), «Ginestra» (ragazze che frequentano le medie inferiori e superiori), «Fior di loto» (per i casi di pronto intervento). Ospita i minori in stato di difficoltà per il periodo necessario ai genitori ad organizzarsi. Ogni nucleo dispone di due educatori a tempo pieno, uno part-time (al pomeriggio), e da un numero variabile di obiettori e volontari, che seguono i bambini nello studio o li tengono d’occhio nei giochi. L’edificio è in grado di accoglierne 34 al massimo. Al momento gli interni sono 20, e gli esterni (la sera tornano a casa) una dozzina. Sei le suore impegnate; sono Ancelle della carità. Alcuni anni fa gli alpini della sezione Monte Suello hanno sistemato i tetti dell’edificio, e pitturato la facciata. Ultimamente la Cri è intervenuta, spendendo centinaia di milioni per mettere a norma l’impianto elettrico, le camerate, ecc. Lavori effettuati dalla ditta Scioli. L’anno scorso il premio Gasparo (porta il nome di uno degli inventori del violino, e la statua realizzata dallo scultore Angelo Zanelli è collocata proprio nel salone consiliare dove si svolge la cerimonia) era stato assegnato a Francesco Dolfo, a Tullio Foffa, recentemente scomparso, e alla moglie Maria Teresa Cruciani. Il nome del primo è legato all’Istituto Sant’Orsola, chiuso sei anni fa e proprio in questi giorni raso al suolo, dato che verrà trasformato in residence. I coniugi Foffa, invece, hanno tenuto dal ’51 l’osservatorio meteo e la stazione sismica, raccogliendo con certosina pazienza i dati climatici. In precedenza il riconoscimento era andato al medico Angelo Gasparotti che, dopo aver lavorato fino al ’92 all’interno dell’ospedale, ha creato il gruppo di volontariato «Solidarietà salodiana», proseguendo come geriatra della Casa di riposo (è anche consulente di Villa Incanto a San Michele di Gardone Riviera). «In ospedale – disse tra gli applausi – ho conosciuto la sofferenza fisica e quella dello spirito. Poi, alla Casa di riposo, abbiamo cercato di dare dignità e conforto a chi invecchia. Mi sento un avvocato permanente degli anziani, soprattutto di quelli che perdono il loro ruolo nella società e, talvolta, gli affetti familiari».

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