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Tra il senatore Chincarini e il presidente Mongiello. Eletti dall’Anci i rappresentanti dei comuni nella Commissione e non dalle amministrazioni come chiede la Comunità del Garda

Sui livelli del lago è ancora polemica

Continuano gli incontri della Commissione per la regolazione dei livelli del Lago di Garda, istituita dall’Autorità di Bacino del Po nel gennaio dello scorso anno. Il gruppo di lavoro, convocato per domani a Parma, prosegue nell’opera di riordino di competenze tra i vari enti che sovrintendono sul più grande lago d’Italia. Un’opera certosina con il compito di gettare basi solide sulle quali innestare l’Agenzia interregionale che dovrà in futuro gestire il complesso sistema del bacino del Benàco. Istituzione che una volta a pieno regime dovrebbe eliminare alla radice tutti quei conflitti e veti tra strutture periferiche che non garantiscono una ottima e coordinata azione dello sbarramento di Salionze, d’importanza strategica per il Garda. Un ragionamento ineccepibile verrebbe da dire se non fosse per alcune polemiche che di tanto in tanto affiorano. Una su tutte la protesta ufficiale della Comunità del Garda che «con sorpresa e disappunto ha appreso solo da notizie di stampa l’istituzione di una nuova Commissione per la regolazione dei livelli del lago». Una vera e propria offesa «considerato che, come ampiamente riscontrabili da atti, documenti e pubblicazioni questo Ente da almeno un quarantennio si è occupato in modo diretto della materia». «É pertanto imprescindible il coinvolgimento della Comunità del Garda», sostiene il presidente Giuseppe Mongiello forte dell’ordine del giorno approvato nell’ultima assemblea generale svolta a Cavriana. Mongiello ha dunque preso carta e penna e invitato l’Autorità di Bacino del Po «ad inserire quali membri della suddetta Commissione un rappresentante dei comuni bresciani, mantovani, trentini e veronesi da individuarsi a cura dell’Assemblea generale della Comunità del Garda». Nulla di male verrebbe da commentare se non fosse che della Commissione fanno già parte i rappresentanti dei paesi rivieraschi. L’unica grande o piccola differenza, a seconda dei vari punti di vista, sta nel fatto che quest’ultimi sono stati designati dall’Associazione nazionale comuni italiani (Anci). Inevitabile la risposta del senatore e vice sindaco di Peschiera Umberto Chincarini, membro della Commissione nominato dall’Anci, che dopo la stilettata («ho casualmente avuto notizia») nei confronti della decisione assunta dalla Comunità rileva di essersi sempre fatto carico «dell’opportuna informazione con i colleghi amministratori dei comuni veronesi». «A loro», dice il parlamentare, «ho puntualmente invitato dettagliate informazioni circa i lavori della Commissione e non dubito che nello stesso modo si siano comportati il dottor Vincenzo Ceschini (vicepresidente della Comunità del Garda, n.d.r. ) e il sindaco di Pozzolengo Paolo Bellini», rispettivamente rappresentanti dell’Anci per i comuni trentini e bresciani. Chincarini chiude da parte sua la querelle non prima però di aver espresso «perplessità sul ruolo della Comunità del Garda in simili rilevanti affari».

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