lunedì, Ottobre 2, 2023
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Sui livelli del lago è ancora polemica

Con­tin­u­ano gli incon­tri del­la Com­mis­sione per la rego­lazione dei liv­el­li del , isti­tui­ta dal­l’Au­torità di Baci­no del Po nel gen­naio del­lo scor­so anno. Il grup­po di lavoro, con­vo­ca­to per domani a Par­ma, pros­egue nel­l’­opera di riordi­no di com­pe­ten­ze tra i vari enti che sovrin­ten­dono sul più grande lago d’I­talia. Un’­opera cer­tosi­na con il com­pi­to di gettare basi solide sulle quali innestare l’A­gen­zia inter­re­gionale che dovrà in futuro gestire il com­p­lesso sis­tema del baci­no del Benà­co. Isti­tuzione che una vol­ta a pieno regime dovrebbe elim­inare alla radice tut­ti quei con­flit­ti e veti tra strut­ture per­iferiche che non garan­tis­cono una otti­ma e coor­di­na­ta azione del­lo sbar­ra­men­to di Salionze, d’im­por­tan­za strate­gi­ca per il Gar­da. Un ragion­a­men­to inec­cepi­bile ver­rebbe da dire se non fos­se per alcune polemiche che di tan­to in tan­to affio­ra­no. Una su tutte la protes­ta uffi­ciale del­la che «con sor­pre­sa e dis­ap­pun­to ha appre­so solo da notizie di stam­pa l’is­ti­tuzione di una nuo­va Com­mis­sione per la rego­lazione dei liv­el­li del lago». Una vera e pro­pria offe­sa «con­sid­er­a­to che, come ampia­mente riscon­tra­bili da atti, doc­u­men­ti e pub­bli­cazioni questo Ente da almeno un quar­an­ten­nio si è occu­pa­to in modo diret­to del­la mate­ria». «É per­tan­to impre­scindible il coin­vol­gi­men­to del­la Comu­nità del Gar­da», sostiene il pres­i­dente Giuseppe Mongiel­lo forte del­l’or­dine del giorno approva­to nel­l’ul­ti­ma assem­blea gen­erale svol­ta a Cavri­ana. Mongiel­lo ha dunque pre­so car­ta e pen­na e invi­ta­to l’Au­torità di Baci­no del Po «ad inserire quali mem­bri del­la sud­det­ta Com­mis­sione un rap­p­re­sen­tante dei comu­ni bres­ciani, man­to­vani, tren­ti­ni e verone­si da indi­vid­uar­si a cura del­l’Assem­blea gen­erale del­la Comu­nità del Gar­da». Nul­la di male ver­rebbe da com­mentare se non fos­se che del­la Com­mis­sione fan­no già parte i rap­p­re­sen­tan­ti dei pae­si riv­ieraschi. L’u­ni­ca grande o pic­co­la dif­feren­za, a sec­on­da dei vari pun­ti di vista, sta nel fat­to che quest’ul­ti­mi sono sta­ti des­ig­nati dal­l’As­so­ci­azione nazionale comu­ni ital­iani (Anci). Inevitabile la rispos­ta del sen­a­tore e vice sin­da­co di Peschiera , mem­bro del­la Com­mis­sione nom­i­na­to dal­l’An­ci, che dopo la stilet­ta­ta («ho casual­mente avu­to notizia») nei con­fron­ti del­la deci­sione assun­ta dal­la Comu­nità ril­e­va di esser­si sem­pre fat­to cari­co «del­l’op­por­tu­na infor­mazione con i col­leghi ammin­is­tra­tori dei comu­ni verone­si». «A loro», dice il par­la­mentare, «ho pun­tual­mente invi­ta­to det­tagli­ate infor­mazioni cir­ca i lavori del­la Com­mis­sione e non dubito che nel­lo stes­so modo si siano com­por­tati il dot­tor Vin­cen­zo Ces­chi­ni (vicepres­i­dente del­la Comu­nità del Gar­da, n.d.r. ) e il sin­da­co di Poz­zolen­go », rispet­ti­va­mente rap­p­re­sen­tan­ti del­l’An­ci per i comu­ni tren­ti­ni e bres­ciani. Chin­car­i­ni chi­ude da parte sua la querelle non pri­ma però di aver espres­so «per­p­lessità sul ruo­lo del­la Comu­nità del Gar­da in sim­ili ril­e­van­ti affari».

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