venerdì, Aprile 26, 2024
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I tedeschi si confermano, con olandesi e britannici, i clienti più affezionati. Ma anche gli italiani si rivelano fedeli

Turismo, il lago «isola felice»

Un’oasi felice. La Riviera degli Olivi gode nel settore alberghiero d’ottima salute. Lo dicono gli stessi operatori turistici locali ma soprattutto i dati divulgati dalla Regione, relativi ai primi otto mesi dell’anno. A fine agosto erano tre milioni, 21 mila e 46 le presenze, un +8,54 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In aumento anche gli arrivi con 794 mila 142 turisti, un + 6,37%: un trend di crescita maggiore rispetto ai campeggi, villaggi turistici e alloggi privati, comunque sempre con il segno positivo; nello specifico il totale extralberghiero si attestava a fine agosto a 4 milioni 951 mila e 128 presenze (+ 1,28%) e a 732 mila 261 arrivi (+4,09%). In pratica sommando le presenze degli hotels a quelli extralberghieri sulla Riviera degli Olivi e nel suo immediato entroterra nei primi otto mesi dell’anno si registrano quasi otto milioni di presenze (+3,92%) e più di un milione e mezzo di arrivi (+5,27%).Numeri positivi che stridono con quanto recentemente sostenuto da Bernabò Bocca, presidente di Confturismo-Confcommercio, organizzazione che raggruppa oltre 200 mila imprese della filiera turistica: «Nei mesi da giugno a settembre si registrano a livello nazionale 300 mila pernottamenti alberghieri in meno tra italiani e stranieri e un’altra perdita di almeno 300 milioni di euro per ristoranti, bar, locali d’intrattenimento, stabilimenti balneari e rifugi alpini, un calo sensibile per le attività delle agenzie di viaggio ed un modesto +0,45 per cento per i campeggi, ma con punte del meno 20 per cento nelle regioni del Sud Italia. Risultati che lasciano drammaticamente sul campo una perdita economica stimabile almeno in mezzo miliardo di euro».Un quadro negativo che dati turistici alla mano non tocca le sponde del Benàco. «I risultati di fine agosto parlano da soli», afferma il vicepresidente e assessore provinciale al turismo Antonio Pastorello. «Nel settore alberghiero abbiamo 237mila 612 presenze in più rispetto allo stesso periodo 2006. E gli aumenti sono soprattutto in quelle strutture a quattro e tre stelle, poiché il turista cerca la qualità. La prova? Le presenze in hotel a una stella sono in calo vertiginoso».Un lago di Garda che si conferma punta di diamante nel settore turistico in linea con quanto dichiarato anche dall’assessore regionale al turismo Luca Zaia il quale aveva parlato di un Veneto all’avanguardia rispetto al resto della Penisola. In particolare confermano la preferenza per il lago di Garda i tedeschi (2 milioni 609 presenze in questi primi otto mesi), seguiti dai Paesi Bassi (1 milione 191 mila) e Gran Bretagna (611mila799 presenze). A ruota austriaci (423 mila 947), danesi (342 mila 883) e svizzeri (152 mila 499 presenze). Lago di Garda amato anche dagli italiani con 480 mila 415 arrivi per 1 milione 837 mila 797 presenze: soprattutto da Lombardia (98 mila), Veneto (65 mila), Emilia Romagna (40 mila486) e Lazio (39mila899).

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