lunedì, Giugno 30, 2025
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È stata varata l’Agenzia territoriale per il turismo che conta nove Comuni da Salò a Limone. Il Consorzio ha un volume d’affari di 350 milioni di euro

Garda, nasce la Riviera dei limoni

«E’ la prima Agenzia territoriale per il turismo operante In Italia. Ne fanno parte: l’Amministrazione provinciale, i 9 Comuni della Riviera (Limone del Garda, Tremosine, Tignale, Magasa, Gargnano, Valvestino, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò), la Comunità Montana del Garda e operatori privati». Chi parla è Ermes Buffoli, assessore provinciale al Turismo che, nel corso di una conferenza stampa in Broletto, alla presenza degli amministratori dell’area, ha presentato ufficialmente questa iniziativa, da lui stesso definita «rivoluzionaria». L’Agenzia territoriale per il Turismo vede l’incontro tra privati ed enti pubblici per svilupare e favorire una ricchezza insostituibile, che fa del Lago del Garda un bacino di primaria grandezza, non solo in Italia ma nel mondo. «E’ un comprensorio – ha proseguito Buffoli – che va valorizzato al massimo, favorendo in via prioritaria l’ambiente e le bellezze storico – artistiche». L’associazione si è data un nome: «Riviera dei limoni». L’ appellativo non poteva essere più appropriato. Il giallo agrume è considerato da sempre il simbolo del Garda, anche a causa della sua coltivazione nelle limonaie. Bastano alcune cifre per evidenziare come questo Consorzio possa sfruttare le enormi potenzialità economiche in concerto con le Pro Loco e altre associazioni territoriali. Francesco Risatti, presidente della «Riviera dei Limoni», ha sottolineato alcuni dati. «Il Consorzio concentra in un unico pacchetto servizi e prodotti dal valore complessivo di oltre 350 milioni di euro (700 miliardi di lire) di giro d’affari, mettendo pure in campo una politica di promozione per incrementare la già straordinaria offerta turistica». Altri numeri servono per avere una conferma di quanto incide sull’economia locale. Le presenze sono quantificate in 10 milioni all’anno con una presenza media 6 giorni di permanenza rispetto ai 3 della sponda veronese. Vi sono oltre 250 tra alberghi, residence e campeggi, senza contare bar e ristoranti con circa 10 mila addetti concentrati in 40 chilometri (da Salò a Limone). La parole d’ordine è «L’unione fa la forza»: un antico adagio ma sempre di grande attualità. Non più quindi iniziative individuali da parte di privati, Comuni o associazioni, bensì una sinergia d’intenti. «Non è un’iniziativa calata dall’alto – ha osservato Alessandro Bazzani, sindaco di Gardone Riviera -. Con questo Consorzio offriamo un segnale importante affinchè la politica turistica sia modificata. Basta interventi calati dall’alto con finanziamenti a pioggia, bensì un progetto organico che ha visto la partecipazione e il contributo di tutti». Sono poi intervenuti Franco Brevini, studioso delle tematiche del comparto, che ha effettuato un excursus storico e socio – economico; l’assessore al Turismo Gherardinelli, che ha portato il saluto della Comunità Montana del Garda e i sindaci di Salò (Giampiero Cipani) di Toscolano (Paolo Elena). Ma come si muoveranno le agenzie territoriali, costituite per governare le politiche sovraccomunali in materia di promozione turistica nelle quali dovranno convegere la volontà e le risorse degli Enti locali e delle fo rme associate? La legge quadro stabilisce che devono essere un nuovo modello organizzativo di promozione. Pertanto dovranno «verificare ed attuare progetti comuni in grado di attivare la collaborazione concreta, le intelligenze e le risorse esistenti nei singoli Comuni». Inoltre, «svolgere l’attività di promotori delle risorse turistiche». Per la provincia di Brescia si prevede di realizzare 8 agenzie di territorio, tenendo conto delle zone omogenee. Quella del Lago di Garda è partita, costituita anche quella della Valtrompia; lago d’Iseo e Franciacorta sono a buon punto, mentre la Valsabbia e la Valcamonica intendono realizzarla. Ancora al palo, le Agenzie della Pianura Bresciana, Brescia e Hinterland. L’assessore Buffoli si dice convinto che entro il 2003 il quadro sarà completato, ponendo la provincia di Brescia all’avanguardia in questo settore.

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