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Un tavolo di lavoro per la «Gardesana»: pronti altri 8 milioni per opere aggiuntive

Dopo l’impegno dell’Anas

«Gardesana»: c’è forse la speranza che si cominci a scrivere l’ultimo capitolo, quello definitivo, di una telenovela che si trascina da decenni senza che si veda all’orizzonte una fine. Ci hanno riprovato giovedì (ne abbiamo riferito nell’edizione di ieri) amministratori gardesani e politici bresciani, che a Roma, hanno incontrato il presidente dell’Anas, Pozzi. Con buona parte della giunta di Limone (sindaco Battista Martinelli, assessori Chicco Risatti e Pier Emidio Baldassarri) erano presenti il presidente della Comunità Parco, Bruno Faustini, l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Mauro Parolini, i parlamentari Luigi Maninetti e Adriano Paroli. Primo dato positivo: i 20 milioni di euro (circa 40 miliardi di vecchie lire) attesi da tempo, non sono più finanziabili ma sono finalmente finanziati, vale a dire effettivi, disponibili. Con la possibilità di un’aggiunta di altri 8-10 milioni di euro per opere aggiuntive. Con questi soldi, fino a ieri, l’Anas di Milano aveva puntato su un intervento a Forbisicle, ritenuta la zona più a rischio. Un’ipotesi che non vedeva concordare parecchi amministratori locali. E adesso? La disponibilità dell’Anas permane, con la novità – dopo tante proteste – di assecondare le valutazioni di tecnici e amministratori della Comunità montana, dei Comuni e della Regione Lombardia. Questi sostenevano che, a fronte della pericolosità di Forbisicle (dove, di recente, è finito in strada un masso di 3 quintali, facendo sfiorare la tragedia) «esistono anche altri tratti critici, più a nord», spiega Bruno Faustini, presidente della Comunità Parco dell’Alto Garda, «e, per verificare e determinare quali possono essere – a nostro modo di vedere – le priorità di intervento, abbiamo già convocato un tavolo di lavoro per la settimana prossima, che vedrà partecipare i rappresentanti della Comunità montana, della Provincia, della Regione (Geologia e Lavori Pubblici), dell’Anas e dei Comuni». Il materiale di discussione non mancherà certamente, a partire dal lavoro di adeguamento e revisione del progetto relativo alla «Gardesana», elaborato da ormai dieci anni dal Centro Studi System di Verona. Da verificare, inoltre, «il costo di intervento delle singole opere. A Roma, inoltre, è stata ribadita la proposta di inserimento della viabilità gardesana nelle prossime Finanziarie». Mauro Parolini, titolare dei Lavori pubblici nell’Amministrazione provinciale, nella mattinata di giovedì – prima di parlare con il presidente dell’Anas – aveva incontrato l’ingegner Minenna, direttore del settore strade, riscontrando «un atteggiamento più collaborativo verso gli Enti locali. In questo senso abbiamo ottenuto assicurazioni. Procederemo con scelte che serviranno a portare a termine l’adeguamento dei progetti a disposizione, in modo da potere arrivare ad un progetto da appaltare». Non si sbilancia, invece, Parolini, sulla richiesta di quali siano le priorità che vanno affiorando e che sono in particolare tre: Forbisicle, Nanzel oppure il tratto tra il confine trentino e Limone. «È inopportuno anticipare le scelte che verranno effettuate nel tavolo di lavoro della prossima settimana. Inoltre, non c’è identità di vedute tra l’Anas di Milano e gli enti locali, compresa la Regione Lombardia, per cui ci sarà da discutere».

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