giovedì, Gennaio 23, 2025
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Sindaco soddisfatto dei concerti

«Simple, Vianello Dik Dik . Che salto!»

E adesso tocca ai Dik Dik. Il mitico gruppo anni Sessanta (vedi anche nella pagina degli Spettacoli) sarà di scena questa sera alle 21.30 nella piazzetta del municipio, sul lungolago, dove già c’era stato gran pubblico un mese fa per applaudire un altro big della musica leggera di trenta-quarant’anni fa: Edoardo Vianello. E così dopo «Abbronzatissima», «Pinne fucile ed occhiali» e «I watussi» si passerà ad ascoltare (e a canticchiare, perché è inevitabile che finisca così, sull’onda della nostalgia) canzoni sempreverdi come «Sognando la California», «Il vento», «Vendo casa», «Io mi fermo qui», «Il primo giorno di primavera», «Senza luce». «Stiamo riqualificando l’estate gardesana su tre direttrici», dice il sindaco Davide Bendinelli, «e cioè proponendo, accanto alle tradizionali feste estive come il palio e la sardellata, serate sia con nomi noti al pubblico un po’ più avanti con gli anni, sia appuntamenti con artisti di grande forza d’attrazione sui giovani. Le quattromila persone che hanno assistito al concerto dei Simple Minds, nonostante la serata sia caduta in un periodo di brutto tempo, confermano che anche a Garda è possibile portare eventi di notevole rilievo. Tra l’altro, come abbiamo dimostrato, senza creare problemi di traffico, di parcheggio o di ordine pubblico. E credo che un buon successo, soprattutto fra il mondo giovanile, lo avremo anche il 28 agosto, quando sarà a Garda uno dei più noti cabarettisti di Zelig, Raul Cremona». Intanto, si diceva, arrivano i Dik Dik, che continuano a rinverdire il loro mito. Nati come gruppo agli inizi degli anni Sessanta, presero il nome da quello di una gazzella africana, «perchè sapevano di dover imparare a saltare più lontano per emergere», si legge sul loro sito Internet ufficiale. Ottenuta un’audizione presso la casa discografica Ricordi, vi incontrarono l’allora sconosciuto Lucio Battisti. Cominciò così una collaborazione che li vide fianco a fianco anche con Mogol: il sodalizio durò per ben sette anni, mettendo a segno un successo dopo l’altro. Poi ecco un’altra partnership di lusso, quella con Maurizio Vandelli, che porta ad altri hit: «L’isola di Wight», «Viaggio di un poeta», «Storia di periferia». Brani che si risentiranno a Garda: l’ingresso, tra l’altro, è gratuito, il che non guasta certamente. Il 28, come preannunciava Bendinelli, arriva invece un artista notissimo al popolo della tv: Raul Cremona, alias il Mago Oronzo, Manipolini, Omen e moltissimi altri protagonisti degli show televisivi. Cremona è una delle figure più popolari del clan di Zelig, trasmissione di culto per i più giovani. Nato come prestigiatore, ha saputo raccontare sul piccolo schermo e in teatro il lato più divertente e in un certo senso anche stupefacente dell’arte della prestidigitazione, prendendola un po’ in giro con la figura del laido Oronzo, oppure recuperando le icone del passato, come nel caso dell’imitazione di Silvan: la magia scanzonata in canottiera o in frac. In televisione l’abbiamo visto a trasmissioni come «Il cappello sulle ventitré», «Fantastico», «La sai l’ultima», «Domenica in», «Mai dire gol» e, naturalmente, «Zelig».

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