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Tesori in mostra: la «Ugo da Como» apre altre due sale

Un fine settimana culturale a Lonato

Un appuntamento culturale è già previsto nelle stesse giornate anche a Padenghe. Ma anche Lonato, domani e domenica, celebrerà la Giornata di primaverda del Fondo per l’ambiente italiano. Ci penserà la Fondazione Ugo da Como, che per l’occasione aprirà eccezionalmente due sale della biblioteca monumentale della Casa del Podestà. Le stanze di cui parliamo non sono mai state aperte al pubblico prima d’ora, e secondo gli addetti ai lavori meritano decisamente di essere visitate. «Le due sale – spiega infatti il conservatore Stefano Lusardi – furono concepite come gli ideali contenitori per i rari volumi acquistati dal senatore Ugo da Como, colto raccoglitore di libri antichi oltre che di opere d’arte. In questi spazi, mobili, maioliche, dipinti e sculture convivono con le raffinate edizioni rilegate e collocate negli scaffali in legno che ricoprono tutte le pareti della biblioteca». Qualche altro dato? Le due sale che saranno aperte nel week end conservano circa diecimila volumi databili tra il XVI secolo e i primi decenni del XX. La Sala della Vittoria ospita opere di carattere umanistico e letterario, distribuite negli scaffali aperti che si innalzano da terra fino al soffitto, interrotti da un suggestivo ballatoio in legno che permette di accedere alle scaffalature più alte. La Sala Bresciana, invece, come il nome stesso suggerisce, conserva opere di carattere provinciale e benacense in particolare, particolarmente care al senatore Da Como, che desiderava creare una raccolta specifica e completa per tutti gli studiosi che avessero voluto occuparsi dell’argomento. Tra i tanti tesori conservati dal grande scrigno culturale lonatese, poi, Stefano Lusardi ne mette in evidenza uno praticamente sconosciuto alla maggior parte dei bresciani. «La Fondazione – racconta Lusardi – è custode di una importante scultura in bronzo eseguita da Odoardo Tabacchi: si tratta del bozzetto preparato per la realizzazione della grande statua-monumento ad Arnaldo da Brescia, eseguita nel 1882 in collaborazione con l’architetto Tagliaferri ed ammirabile nell’omonimo piazzale del capoluogo. La scultura, di cui non si conosce la provenienza, fu collocata da Ugo da Como nella Sala Bresciana della biblioteca, dove poggia su una colonnetta quattrocentesca in marmo». «Si tratta della prima versione – prosegue il conservatore della Fondazione – poi modificata del monumento, nella quale lo scultore aveva ideato, con uno stile pittorico e realistico e con un modello degno di uno dei maggiori rappresentanti della corrente verista, il frate ribelle come un tribuno nell’atto di arringare la folla. Forse proprio per questa caratteristica di forza e veemenza la commissione giudicatrice volle che Tabacchi realizzasse una figura di Arnaldo diversa: quella, ben nota ai bresciani, che si presenta con un atteggiamento più compostamente severo». Questa scultura eccezionale, dal grande impatto visivo, motiverebbe da sola la visita a Lonato. Ma tanto per citare uno dei bellissimi scorci che la casa del senatore offre, dalla Sala Bresciana sarà possibile accedere al giardinetto pensile privato, e ammirare la parte antica di Lonato. L’apertura gratuita del museo (dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17 di sabato e domenica) è stata possibile grazie all’impegno delle guide volontarie che aderiscono all’associazione Amici della Fondazione.

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