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Alla vigilia dell’apertura della rassegna dei disegni di Van Gogh, Brescia Musei svela la radiografia dei visitatori dell’ultima grande esposizione

«America!», bresciano uno su cinque

Quattro visitatori su cinque della mostra «America!» venivano da fuori provincia. Uno su tre non s’è limitato a vedere i quadri dei pittori americani, ma s’è anche aggirato fra le sale del museo di Santa Giulia.Calcolando che la rassegna del 2007-2008 allestita da Goldin è stata visitata da più di 200 mila appassionati, non resta che dedurre che Brescia è tributaria alla mostra di 160 mila visitatori forestieri, e che il museo ha incassato – grazie a Bufalo Bill e a Sargent – 60 mila visite «dedicate».SONO QUESTI alcuni dei risultati più vistosi che emergono da un «monitoraggio sulla mostra» effettuato da Brescia Musei e Brescia Tourism attraverso un campione assai significativo: 2.319 interviste dal 7 dicembre 2007 al 4 maggio 2008. I dati del sondaggio autoprodotto dalla fondazione presieduta da Agostino Mantovani sono ora sul tavolo della giunta, e costituiscono un ulteriore elemento di riflessione sul destino delle politiche culturali e turistiche della Loggia.Dal punto di vista demografico, l’universo dei visitatori di «America!» è variegato: 34% uomini e 66% donne, per il 43% con un’età compresa fra i 35 e i 54 anni. Il 39% è laureato, il 52% diplomato. Esclusi pensionati e studenti, il 64% dei visitatori è formato da lavoratori: primeggiano impiegati (39%) e professionisti (13%).Quanto alla provenienza geografia, il 22% viene dalla provincia di Brescia, il 15% da Milano, il 15% da altre province lombarde. Più di metà dei visitatori, insomma, è di provenienza lombarda (erano stati il 57% con Monet, il 42% con Van Gogh, il 44% con Turner). Fra le altre regioni fanno la parte del leone Emilia Romagna e Veneto (12% a testa) e Piemonte (9%). Solo il 2% dei visitatori viene dall’estero.Il pubblico delle mostre bresciane si conferma pubblico «forte», abituato a frequentare molte rassegne. Il 26% ha visto nello stesso anno più di 5 mostre, il 52% da 2 a 5 mostre, solo il 7% non ne ha vista nessun’altra. Forte la fidelizzazione alle esposizioni di Linea d’Ombra: il 57% ha visto anche Monet, il 56% Van Gogh e Gauguin, il 52% Turner.ORMAI il 67% dei visitatori è già stato a Santa Giulia (si era partiti dal 18% di Monet del 2004-2005), ma resta un 33% che varca per la prima volta il portone di via Musei, e un 29% che si inoltra anche nelle sale del museo. Quanto alle modalità d’informazione, il 48% dei visitatori fa ancora riferimento alla carta stampata per conoscere la mostra. Ma Internet tocca ormai quota 13%.Infine, i giudizi più squisitamente qualitativi. Il 76% attribuisce alla mostra un voto che va da 8 a 10 decimi, il 19% dal 6 al 7, il 5% un voto inferiore al 5. Il voto medio è 8,2 (contro l’8,6 di Van Gogh e Gauguin, l’8,5 di Turner, l’8,1 di Monet). Di contro Santa Giulia ottiene un voto medio pari a 8,8, la Pinacoteca di 8,3.E i servizi? I fruitori del ristorante interno sono stati il 29%, mentre il 23% ha scelto un ristorante o un bar esterno (portando a oltre 40mila i pasti consumati all’esterno nel periodo della mostra). Promosse le audioguide (voto medio: 8,4) usate dal 28% dei visitatori.Particolarmente interessante il dato sulla durata della visita a Brescia: il 17% s’è fermato più giorni in concomitanza della mostra, il 3% una giornata intera ma senza pernottare, il 14% mezza giornata, il 61% non più di 2-3 ore, giusto il tempo per vedere la mostra. Per la Leonessa resta il problema di «intercettare» il pubblico vasto delle mostre, sapendo di poter contare su giudizi benevoli: 8,2 il voto alla città e ai suoi monumenti, 7,9 ai suoi negozi e ristoranti (in flessione però rispetto ai giudizi incassati in passato).

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