Una delegazione della Comunità del Garda, guidata dal presidente Giuseppe Mongiello, si è recata sul Balaton, in occasione del centenario dell’istituzione della Comunità del lago ungherese, che è una realtà analoga. Le celebrazioni non hanno avuto nulla di retorico o esibizionistico. Hanno offerto, invece, l’occasione per rileggere criticamente il proprio percorso storico, con sottolineature utili a riscoprirne l’attualità e a superare alcune incrostazioni burocratiche. Mongiello ha incontrato il presidente e il vice della Comunità del Balaton, rispettivamente il sindaco di Siofok e quello di Balatonfured, le due località più consistenti, appartenenti peraltro a due province diverse. I due sono stati anche parlamentari e con la Camera di Budapest hanno ancora oggi rapporti assidui. Ma quali affinità esistono tra le due Comunità? La prima somiglianza è nella forma istituzionale, cioè associazione tra enti pubblici locali. La seconda è nelle competenze, vale a dire il ruolo svolto: individuare problematiche comuni, coagulare consensi, fissare le priorità di intervento. Per il Balaton il Parlamento magiaro ha creato una commissione che esamina le proposte, stanzia i fondi assegnati ogni anno su progetti ben definiti e ne affida la gestione alla stessa associazione, le cui entrate ordinarie provengono sia dalle quote associative degli enti territoriali che dagli specifici stanziamenti approvati da Budapest. In questo modo alla Comunità viene riconosciuta la funzione rappresentativa unica del lago su temi che riguardano l’ambiente, le infrastrutture, il turismo e la cultura. «E’ pur vero che la realtà economico-geografica del Balaton – commenta Mongiello – non è paragonabile alla nostra situazione. Dopo la capitale, è la seconda (e unica) zona turistica dell’Ungheria. In Italia il Garda è invece una delle tante mete, ancorchè di elevata affluenza. E proprio per questo non può ambire ad avere un trattamento speciale rispetto alle città d’arte o a rinomate località marine e montane». Ciò nonostante, in tema di sicurezza, il Garda fruisce già di un trattamento unico, per non dire esclusivo, anche se sperimentale e riguardanti la convezione con il Ministero dei trasporti per la Guardia costiera. «Certo, – continua Mongiello – per il lago probabilmente si deve pensare in termini progettuali di grande respiro, non in maniera sporadica nè contingente. Ma queste sono problematiche che animano il dibattito in corso tra gli enti pubblici che aderiscono alla Comunità. Molto del destino futuro dipende proprio dai soci». Nel corso delle celebrazioni svoltesi in Ungheria, il salodiano Pierangelo Manfredini ha ricevuto il premio annuale conferito dalla Comunità del Balaton, che consiste in una stilizzazione in bronzo del promontorio di Thiani. Fondatore e attuale presidente dell’«Associazione Garda-Balaton», Manfredini è il primo italiano ad avere ottenuto simile riconoscimento. Recentemente ha pubblicato un diario dei numerosi viaggi effettuati in Ungheria, che nel 2005 verrà pubblicato in lingua magiara.