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Il sindaco Fiorenzo Pienazza ha incontrato nei giorni scorsi il responsabile provinciale Roberto Minicucci. La situazione degli uffici territoriali continua a creare problemi per carenza di personale

Poste, la direzione promette soluzioni

Che il servizio postale, in particolare quello del recapito della corrispondenza nella zona del basso Garda – da Desenzano a Sirmione, passando per Rivoltella e San Martino della Battaglia – vada a singhiozzo da tempo, non è certo una novità. Posta accumulata nel retro dell’ufficio di Rivoltella per settimane intere a causa della carenza di organici, in altri casi nascosta da portalettere (è accaduto all’ufficio di Colombare di Sirmione), vicenda poi finita clamorosamente in un graffiante servizio delle «Jene» su Italia 1. Negli ultimi tre anni, dunque, le cose non sono affatto cambiate nell’organizzazione postale di Desenzano, che conta sportelli in città (via Crocifisso, rione Borgo Regio), Rivoltella e San Martino della Battaglia. Una situazione che sta portando all’esasperazione utenti privati e di aziende pubbliche e private che ricevono la corrispondenza con ritardo, oppure con numerosi disguidi. Venerdì scorso Fiorenzo Pienazza, sindaco di Desenzano che, dopo il capoluogo, è la seconda città in provincia per numero di abitanti, si è recato in veste ufficiale a Brescia nella sede della direzione provinciale delle Poste per incontrarsi con il responsabile, Roberto Minicucci. Non è dato sapere l’oggetto del colloquio, perché Pienazza, per una questione di correttezza verso l’interlocutore della società delle Poste italiane, ha preferito glissare sull’argomento. Ma non occorre una grande sforzo mentale per intuire di cosa si sia parlato nell’incontro bresciano. Anzi, una notizia è trapelata, e questa è certa. Nei prossimi giorni Minicucci sarà a Desenzano proprio per fare il punto della situazione e probabilmente per affrontare il problema di una riorganizzazione, che viene invocata da più parti nella «capitale» del Garda. «Un’organizzazione – sottolinea Pienazza – che può essere senz’altro migliorata, anche se la carenza di organico resta un problema prioritario». Abbiamo chiesto ancora al sindaco Fiorenzo Pienazza se l’amministrazione comunale può, in un qualche modo, aiutare la società delle Poste italiane con il personale. «No, non abbiamo possibilità in questo senso», ha subito replicato Pienazza. I tre sportelli desenzanesi, per i loro ripetuti disservizi, hanno spesso fatto scattare il sindaco dalla sua poltrona. Da ricordare il suo intervento deciso sulla grave condizione in cui si era venuto a trovare tre anni fa l’ufficio postale di Rivoltella, che non riusciva più a smaltire un pauroso arretrato di corrispondenza ed altro materiale. Sicchè bollette, periodici, pacchi postali e posta ordinaria se ne restavano accatastai per mesi interi nel retro del locale. A San Martino – è storia di sette mesi fa – l’unica portalettere venne spostata a Rivoltella per le operazioni di smistamento della corrispondenza; la direttrice fu così costretta a tenere aperto l’ufficio a giorni alterni. Incredibile. Nella frazione della torre quando i residenti erano nemmeno 900 c’erano in servizio due impiegati ed un portalettere fissi; adesso che ne conta quasi 3 mila sono rimasti un solo impiegato ed una postina a mezzo servizio. Peggio di così…

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